Si chiama Hart il grandioso locale che oltre ad ospitare questa forma innovativa di cinema, è anche sala concerti e bistrot.
Immaginate di vedere un film comodamente a letto, sdraiati e con tanto di copertina e cuscino a seguito.
“La mia tipica serata dopo una giornata pesante”, molti di voi staranno pensando. E invece no, questo è il nuovo format di cinema che è arrivato anche in Italia, a Napoli precisamente. Si chiama “Hart” questo singolare spazio d’intrattenimento realizzato con un investimento di 800 mila euro nella storica sala dell’Ambasciatori da tre imprenditori coraggiosi e visionari: Luciano Stella, Sigfrido Caccese e Mariano Pierucci.
In principio fu a Parigi, nello specifico all’Olympia, che i letti presero il posto delle poltrone, con tanto di comodino ed abat-jour, ma quella era solo una pubblicità di una nota casa di arredamenti. Questa trovata però riscosse così tanto successo che l’idea venne immediatamente copiata e fu inaugurato a Londra il Pillow Cinema, primato (se mi passate il termine) di un fenomeno/mania che ormai ha preso piede in diverse città.
Hart, che significa cuore in olandese, ma che è anche un neologismo contenente le parole inglesi arte e terra, è contemporaneamente club, sala per film esclusivi e seconde visioni,ristorante per un pranzo veloce, una riunione di lavoro o un brunch domenicale. Può oltretutto ospitare feste private e serate burlesque. Ampio spazio è inoltre dato alla musica in ogni suo genere. Dal jazz allo swing, dal rock al cantautorato con grandi nomi e giovani promesse. Alla base dello schermo c’è un importante palco infatti che può ospitare complessi ed un pianoforte a coda. Non mancheranno nemmeno le performance teatrali e i book crossing ovviamente.
I 340 posti del cinema Ambasciatori hanno dunque lasciato il posto a 110 sedute ultracomode. Letti a tre piazze nella prima fila, divani a due posti e ampie poltrone nelle file successive e accanto ad ognuna di queste ci sono un poggiapiedi che può contenere giacche e borse ed un tavolino con lume su cui poggiare il panino gourmet.
Quello che si fa da Hart è dunque ricreare un’atmosfera intima, quasi casalinga. Una proposta davvero stimolante, la giusta mossa (si spera) per far uscire il cinema dall’anonimato in cui è caduto col multisala!