Terrorismo a Parigi: le riflessioni di una studentessa

Si sta scrivendo tanto sugli eventi delle ultime ore a Parigi e non si possono trascurare alcuni spunti di riflessione.

Sono mesi ormai che l’ISIS terrorizza il Medio Oriente e l’Europa al grido di “Allah è grande” , parole che suonano più come vendetta nei confronti dell’Occidente infedele. Non possono essere le parole di una religione, di spiritualità, di valori e tradizioni. Al giorno d’oggi si constata un crescente culto della guerra, un fenomeno che acceca impedendo di distinguere il rispetto e la violenza. I ragionamenti “in soldoni” sono quelli che più possono ferire: qualche giornale intitola “Bastardi islamici” come se la responsabilità fosse di tutti e non dei fanatici.

I fanatismi ci sono sempre stati ed è difficile debellarli, così come gli stereotipi diffusi dal razzismo e dall’intolleranza. Non tralasciando i casi nostrani di manifestazioni legate a partiti politici che rifiutano la presenza dei migranti nei territori UE. Non si stanno mescolando problemi differenti, ma individuando gli elementi di un terribile circolo vizioso: tanti sono i Siriani che fuggono dalle zone sotto il controllo dell’ISIS.

#PrayforParis è solo uno dei centinaia di hashtag che in questi mesi si sono susseguiti per lanciare messaggi di solidarietà, forse “l’arma più bella” che l’uomo può mettere in pratica. I conflitti (forse quelli mondiali sono i più vivi e i più vicini nella nostra memoria) ci hanno insegnato che l’umanità, o meglio la pietà, può sparire dai cuori di chi brandisce strumenti di morte, siano essi kalashnikov o propagande.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di 💰100€. Clicca sul link o cerca ⭐️ apd39549 sull'App Temu!

A volte si tende ad osservare gli eventi, lontani nello spazio, eppure gli stessi terroristi scrivono su Twitter che le prossime mete sono Roma, Londra, Washington. L’allarme è scattato per il Giubileo che la nostra nazione sta preparando, ma è la paura dei comuni cittadini il sentimento più frustrante che testimonia il dramma di questi tempi. Fa un certo effetto l’hashtag #porteouverte: chi vive in una delle capitali più importanti al mondo deve aver paura di percorrerne le strade.

Durante la seconda guerra mondiale Parigi rischiò di essere distrutta dai Tedeschi attraverso una serie di ordigni posti nelle fogne che segnavano e segnano ancora tutta la città e allora fu la diplomazia a salvarla. Oggi il dialogo è ancora possibile?

Leggi  Il terrorismo torna a colpire Parigi, la testimonianza degli studenti Erasmus

Leggi  CATANIA – Bianco: “Lutto cittadino, la bandiera francese esposta in Municipio”

Leggi ALZA LA VOCE – Attacco a Parigi, silenzio dagli Atenei per gli studenti all’estero: “È vergognoso”

 

Barbara Minutoli

Pubblicato da
Barbara Minutoli

Articoli recenti

Meteo Sicilia, 1° maggio tra sole e pioggia: tempo instabile nell’Isola

Meteo Sicilia, 1° maggio di tempo instabile nell'Isola: previsto sole su alcune città e piogge…

27 Aprile 2024

1° maggio, cosa fare a Catania: tra musica, sagre e gite fuori porta

Ancora indecisi su come trascorrere la giornata del 1° maggio? Ecco alcune idee di eventi…

27 Aprile 2024

Ricchi e Poveri in concerto, tappa anche in Sicilia: dove e quando

I Ricchi e Poveri tornano in Sicilia con una nuova data del loro Summer Tour:…

27 Aprile 2024

Caso SeeSicily, “buco” di 10 milioni di euro: Corte dei conti avvia indagine

Il buco di bilancio da oltre 10 milioni di euro legato al caso "SeeSicily" ha…

27 Aprile 2024

Incidente in Sicilia, 3 feriti: il più grave trasferito in elisoccorso a Catania

Nuovo incidente in Sicilia: il bilancio è di tre feriti, dei quali uno è stato…

27 Aprile 2024

Ponti primaverili: Catania è tra le mete preferite dai turisti

Catania è tra le mete più gettonate dai turisti in Italia per i ponti primaverili…

27 Aprile 2024

Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.

Privacy Policy