OMS – Dopo la carne anche il caffè tra i papabili cancerogeni: meglio morire di fame o di cancro?

Carne e insaccati aumentano la possibilità di contrarre il cancro. Per la gioia di vegani e vegetariani, è questa la notizia shock, la grande scoperta, divulgata in questi giorni dall’OMS.

Adesso, però, partono le indagini anche sul tanto adorato caffè, rimedio insostituibile alla sonnolenza per alcuni e puro piacere per altri. Tra il 24 e il 31 maggio 2016 Iarc, l’agenzia dell’OMS che si occupa degli studi sul cancro, effettuerà degli esami anche sul nettare degli studenti, l’unica bevanda che dispensa energia e infonde saggezza quando si è sui libri.

E se adesso scoprissero, straordinariamente, che anche il caffè è dannoso alla salute? Pensateci, milioni e milioni di studenti… Milioni? Ma che dico? Miliardi di studi negli anni hanno avuto un unico sostegno per studiare: il caffè. Senza di questo, saremmo solo degli zombie. Se eliminiamo anche quello, come faremo a studiare? Cercheremo di mettere le ali alla nostra conoscenza con la Red bull?

Ora fermiamoci un attimo. Non stiamo forse esagerando con questo “terrorismo mediatico”? Che la carne potesse aumentare le possibilità di contrarre il cancro, si sapeva già….non a caso alle persone malate viene prescritta una dieta che esclude la carne e tante altre cose. Anche l’aria, molto inquinata, potrebbe rovinarci la salute. Chiaramente la carne non è come l’aria, si può anche scegliere di non mangiare carne. Ma ricordiamo anche che mangiare carne per gli italiani è un dato culturale ed è difficile eliminare qualcosa che è radicato nella nostra cultura e che comunque porta nutrienti necessari all’organismo, nel bene o nel male.

L’organizzazione mondiale della sanità ha, però, precisato (certo ci ha messo un po’ per farlo) che dovrebbe essere limitato il consumo della carne ma non eliminata dalla dieta. Il problema forse non è il segnale lanciato dall’OMS (anche se diciamo che non ha poi scoperto l’America), ma come noi italiani potremmo interpretare questo terrorismo mediatico.

Insomma, andate a spiegarlo ai catanesi che hanno fatto della carne equina un marchio simbolo della propria città. Spiegatelo anche ai macellai e ai migliaia di produttori di carne, che purtroppo stanno subendo un crollo delle vendite. Senza considerare il fatto che sì, la carne aumenta il rischio di contrarre il cancro e adesso c’è un crollo delle vendite, ma tra un mese tutti avranno dimenticato la notizia shock e andranno tranquillamente a comprarla.

Ora a parte gli scherzi e le battutine, se qualcuno pensa che tutto questo terrorismo mediatico sia giusto e fondato, io sono pronta a discuterne. Alzo la bandiera della pace e vi invito ad un “arrusti e mangia”, data da destinarsi. Questo weekend no però, c’è l’allerta meteo.

Alessia Costanzo

Laureata in Filologia moderna, attualmente è direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict e lavora come copywriter. Dopo aver scoperto il Content marketing, la sua passione per la comunicazione si è trasformata, legandosi ai Social media, alla SEO e al Copywriting.

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