Dedicata al ruolo dei musei nella gestione dei siti Unesco, la Conferenza coinvolge i responsabili dei siti della Sicilia, dell’Italia e dei Paesi del Mediterraneo, dei rappresentanti ICOM, UNESCO e di esperti in pianificazione del “patrimonio territoriale”. Aprirsi al paesaggio culturale che li circonda e alle comunità presenti nel territorio significa, per i musei, dialogare con la società contemporanea in evoluzione definendo nuovi modelli e nuove forme di interpretazione del patrimonio. Le linee strategiche della Conferenza saranno tradotte in una Carta che, in preparazione della Conferenza generale “ICOM Milano 2016”, indicherà gli obiettivi che i musei possono assumere nei confronti della tutela e della valorizzazione dei Siti.
“Le istituzioni del territorio insieme, compatte e unite, per valorizzare il patrimonio culturale e ascoltare le riflessioni e le esperienze di enti internazionali di grande prestigio”. Così il sindaco Enzo Bianco ha aperto la conferenza stampa di presentazione della Conferenza internazionale promossa dall’Icom (International Council of Museums). “Una tre giorni – ha sottolineato Bianco – fortemente voluta a Catania dal segretario del Cunes Paolo Patanè, che si aprirà nel salone Bellini del Municipio con diversi momenti di confronto ma che offrirà anche l’occasione per far conoscere i prestigiosi monumenti della nostra città, dalla chiesa di San Giuliano, con un importante concerto, al Castello Ursino, con l’anticipazione della mostra di Chagall, e la bellezza di altri siti, non solo Unesco, rispetto ai quali Catania si trova in una posizione geografica baricentrica molto apprezzata dai turisti che sempre più numerosi scelgono la nostra città”.
“La conferenza Icom – ha detto il rettore Pignataro – assicurerà alla città tutta una fortissima proiezione internazionale incentrata sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale e sulle leve di attrazione del turismo. Nel nostro ateneo numerosi dipartimenti si occupano infatti dei vari aspetti legati ai beni culturali: Scienze umanistiche, Economia, dove sono presenti linee di ricerca incentrate sugli aspetti gestionali; Fisica Chimica e Ingegneria, per ciò che concerne le tecnologie di conservazione e recupero; Informatica, per lo sviluppo di nuovi sistemi di fruizione multimediale. Oltre a fornire, pertanto, con i propri studiosi, un contributo autorevole ai lavori della Conferenza, l’Università di Catania inaugurerà, nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, il proprio museo di Archeologia, l’unico della città, che finalmente potrà aprire i battenti dopo anni di lavori e ricerche”.
“L’Ente Parco dell’Etna – ha precisato Marisa Mazzaglia – ha fortemente voluto che questo straordinario sito ambientale fosse inserito tra i beni dell’Unesco. Lo ha fatto prendendosi carico direttamente, grazie alle professionalità che ha al suo interno, delle incombenze necessarie. L’occasione offerta da Icom sarà certamente utile al fine della creazione delle sinergie necessarie al raggiungimento dell’obiettivo prefisso: cioé fare rete in un contesto storico, archeologico, architettonico, museale, culturale e ambientale. L’Etna, inteso come grande museo geo-vulcanogico a cielo aperto, saprà essere funzionale all’obiettivo così come lo sarà l’ente che lo amministra”.
L’incontro di Catania, che è anche la prima conferenza internazionale di Icom in Sicilia, è dedicato al ruolo dei musei nella gestione dei siti Unesco, nell’ambito del programma di preparazione della 24a Conferenza generale di Icom Milano 2016 “Musei e paesaggi culturali”. L’evento è realizzato anche in collaborazione con la Regione Sicilia, la Commissione nazionale dell’Unesco, l’Associazione Geografi Italiani (Agel), la fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, e con il patrocinio dell’international Council of Museums e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
La conferenza si svolgerà in tre luoghi particolari e simboli di Catania: Palazzo degli Elefanti, Monastero dei Benedettini e Nicolosi-Parco dell’Etna.
Scarica il programma completo della conferenza: ICOM PROGRAMMA
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