Anche l’aspirina aiuta a combattere il tumore: sui pazienti affetti da cancro del colon retto e sottoposti a radiochemioterapia preoperatoria, la risposta al trattamento è stata significativamente migliore in coloro che assumevano il farmaco a dosi cardiologiche.
È il contenuto di un lavoro scientifico del Centro studio della patologia colo-rettale dell’Università di Cagliari, pubblicato sulla rivista “The British Journal of Cancer“. I risultati ottenuti saranno presentati al Congresso Annuale delle Società Europea di Oncologia, nei prossimi giorni a Vienna. Lo studio conferma così quanto consigliato, nei giorni scorsi, per i pazienti negli Usa.
“Quando abbiamo deciso di iniziare questo studio erano già stati pubblicati alcuni lavori che proponevano un possibile rapporto tra aspirina e prevenzione del cancro del colon-retto” – spiega Angelo Restivo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Cagliari e primo autore dell’articolo -. Proprio a seguito delle crescenti evidenze, per la prima volta il Servizio di Prevenzione degli Stati Uniti ha deciso di raccomandare l’utilizzo quotidiano dell’aspirina negli ultra 50enni per prevenire le patologie cardio-vascolari e il cancro colo-rettale, così come riportato qualche giorno fa dal New York Times”. Un lavoro curato nei dettagli.
“Il nostro studio si è rivolto, invece, al possibile utilizzo dell’aspirina per aumentare le possibilità di cura nei pazienti che il cancro del retto lo hanno già – prosegue Restivo – Quando ho analizzato i nostri dati e notato che i pazienti che assumevano ‘l’aspirinetta’ rispondevano meglio degli altri alla radioterapia ho capito che eravamo davanti ad una scoperta importante, ma sinceramente non pensavo che avrebbe suscitato così tanto interesse. Sto ricevendo mail da altri ricercatori e fondazioni di ricerca contro il cancro interessate all’argomento. Grazie ad eventuali fondi di ricerca vorrei intraprendere uno studio su larga scala e dare la possibilità a tutti i nostri pazienti di giovarsi dei probabili effetti benefici del farmaco”.