UNICT – “Conoscere il mondo arabo-islamico”, il nuovo laboratorio dell’Ateneo

Guerre, migrazioni, stragi, violenza efferata e, non ultima, criminale distruzione di patrimoni culturali hanno purtroppo caratterizzato il Vicino Oriente negli ultimi anni, facendolo tornare con prepotenza alla ribalta nelle nostre cronache.

A fronte di questo quadro desolante e allarmante, come logico frutto dell’appello in favore di popoli e antichità in pericolo promosso da Antonio Pioletti e altri docenti dell’Ateneo di Catania e a pochi mesi dall’intervento a Catania del celebre archeologo italiano Paolo Matthiae, i docenti di discipline orientalistiche dell’Università etnea Marco Moriggi (Filologia semitica), Mirella Cassarino (Lingua e letteratura araba), Laura Bottini (Storia dei Paesi islamici), insieme allo stesso Antonio Pioletti, realizzeranno un Laboratorio di Ateneo per l’anno accademico 2015-16 dal titolo “Conoscere il mondo arabo-islamico”.

Si tratta di nove incontri, che si terranno nel dipartimento di Scienze umanistiche (Monastero dei Benedettini) a partire dal prossimo 11 novembre, con il coordinamento del prof. Nicola Laneri (Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico), allievo di Matthiae.

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L’iniziativa si rivolge alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo catanese, ma anche e soprattutto a tutti i cittadini, e mira a far comprendere meglio una realtà che è vicinissima a Catania, non solo geograficamente, e dalla quale deriva buona parte dell’essenza del nostro stesso vivere in comunità.

Oltre ai docenti menzionati, che operano in un quadro formativo di studi orientali attivo a Catania da più di un decennio, il Laboratorio ospiterà studiosi di altri dipartimenti catanesi (Federico Cresti, Daniela Melfa) e alcuni relatori di riconosciuto prestigio internazionale (Biancamaria Sciarcia Amoretti, Alessandro Mengozzi, Ibrhaim Magdud). Lo studio del vicino oriente antico e moderno diviene quindi centrale nell’Ateneo, che già promuove scavi archeologici in Turchia, Libia e, in futuro, in Iran, e dove sono attivi scambi culturali con importanti università del bacino centro-orientale del Mediterraneo, come ad esempio, Università di Tel Aviv e Università di Bar-Ilan (Israele) e Università Selcuk e Università Ege (Turchia).

Il laboratorio “Conoscere il mondo arabo-islamico” e il programma completo degli appuntamenti verranno presentati agli organi d’informazione e alla città mercoledì 30 settembre, alle 11, nei locali del Palazzo centrale (ex sala Consiglio del rettorato), alla presenza di alcuni dei promotori dell’iniziativa (Pioletti, Laneri, Bottini, Cassarino, Moriggi).

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