L’aggressione è avvenuta nel 2014, ma anche dopo l’episodio i bulli continuavano a colpire le loro vittime, in particolare nel centro storico di Catania, proprio nelle ore e nei luoghi in cui è più frequentato dai ragazzi. I responsabili delle violenze agivano in gruppo e bloccavano la vittima con minacce, intimidazioni, violenze di gruppo per ottenere cellulari e soldi.
I carabinieri hanno iniziato ad indagare nello stesso anno dell’aggressione, dopo la denuncia di alcune vittime che hanno riportato traumi facciali e cranici.
Per gli accusati, di cui uno si trova già agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di droga, è vietato allontanarsi dalla propria abitazione dalle 21.00 alle 6.00 del mattino ed è obbligatorio restare nel comune in cui risiedono, salvo autorizzazione del giudice.
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