“Vestiti con dignità e rispetta il luogo sacro”, chi non ha mai letto questa frase entrando in un edificio religioso? A quanto pare le ammonizioni arrivano anche dalle istituzioni statali e in particolare dall’Università.
Così oltre alla frase che si legge in Chiesa, adesso, è possibile trovare anche la seguente: “L’Università non è un santuario religioso, ma la decenza va preservata lo stesso”. La firma è del professore Marco Musella, del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli.
Il docente ha emesso una circolare che ha destato molto scalpore tra gli studenti.
Tra i punti all’ordine del giorno si legge:
- Divieto di mangiare nei corridoi dell’Università, sia per coloro che la frequentano che per gli studenti;
- Divieto di gettare a terra carte, cicche, chewing gum;
- Evitare posture fisiche eccessivamente rilassate (sdraiarsi lungo le scale, distendere le gambe sui banchi e sui tavoli di studio).
- Divieto di indossare abili di stile vacanziero (abiti molto corti, pantaloncini, shorts, bermuda, canottiere e, anche a tutela della sicurezza nel rispetto delle norme, ciabatte e zoccoli).
La circolare è stata subito oggetto di discussione tra gli studenti di Scienze Politiche: non tutti, infatti, hanno gradito le raccomandazioni del docente. “Ci sono problemi molto più seri da affrontare!”, ha commentato un ragazzo, ma a quanto pare l’Università sembra preoccuparsi di altro.
Non tutti però erano a conoscenza di questa circolare e le prime ripercussioni si sono avute durate una seduta di laurea. Un giovane recatosi nella sede di via Rodinò, probabilmente ignaro delle comunicazioni del direttore, è stato più volte invitato ad abbandonare l’aula e poiché non si allontanava la seduta di laurea è stata sospesa e ripresa solo quando il ragazzo si è recato fuori dall’aula.
Niente shorts dunque per le future matricole, gli studenti e per chi si troverà a dover attraversare i corridoi di Scienze Politiche a Napoli, pena l’ammonizione da parte del professore!