Ci siamo, anche quest’anno il premio letterario più ambito d’Italia ha il suo vincitore! Poco fa è infatti stato annunciato presso il Ninfeo di Villa Giulia a Roma il nome di chi, attraverso le sue parole, ha maggiormente convinto gli “Amici della Domenica”, la giuria per eccellenza della letteratura italiana. Ricordiamo prima i nomi dei finalisti:
- La ferocia(Einaudi) di Nicola Lagioia, 182 voti
- La sposa(Bompiani) di Mauro Covacich, 157 voti
- Storia della bambina perduta(e/o) di Elena Ferrante, 140 voti
- Chi manda le onde(Mondadori) di Fabio Genovesi, 123 voti
- Come donna innamorata(Guanda) di Marco Santagata, 119 voti
Di sicuro la scelta non è stata facile. Ognuna di queste opere ha infatti caratteristiche proprie, tutte assolutamente affascinanti ed in grado di catturare l’attenzione del lettore. Ma, ahimè, solo uno di loro ha ricevuto il riconoscimento (non che gli altri siano stati meno apprezzati!). E il vincitore è Nicola Lagioia, classe 1973 e originario di Bari, già conosciuto per la sua opera antecedente “Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj” (2001). La sua opera parla di Clara Salvemini, figlia di uno dei più potenti costruttori di Bari, trovata morta per un apparente suicidio. Ma siamo sicuri che sia davvero così?
Sarà per il contenuto, per la mescolanza di stili o per una miscela di questi ingredienti che Lagioia si è aggiudicato la vittoria della 69° edizione dell’estimatissimo premio. Di conseguenza, non resta che festeggiare questa vittoria, senza sottovalutare ovviamente la ricchezza e la potenza di tutte le altre opere che, pur non arrivando ai primi posti, continuano a mettere in circolo l’amore per la cultura e per le belle storie.