Per terra, sulle finestre o sulle scale. Gli iscritti ai TFA di Catania sono costretti a seguire le lezioni anche fuori dall’aula, nonostante abbiano pagato non pochi quattrini per l’abilitazione.
Gli studenti dell’Università di Catania sono abituati a seguire le lezioni in qualsiasi condizione e in qualsiasi posto, perché in molti casi il numero di partecipanti ai corsi di studio è superiore al numero di posti presenti in aula. E così, ogni mattina, uno studente si alza presto perché sa che dovrà correre più veloce degli altri per seguire una lezione “comodamente” seduto sul suo banchetto.
La situazione però sta contagiando anche gli iscritti ai TFA di Catania che sono stati fotografati mentre seguivano la lezione per terra, fuori dall’aula. Ore e ore di lezione di cui sicuramente ne risentirà la loro schiena. Nello scatto riportato dal Quotidiano di Sicilia, i ragazzi si troverebbero verso le 15.00 al Boggio Lera di Catania, attuale sede per le ore di tirocinio.
Si tratta di circa 2600 euro pagati non solo per conseguire l’abilitazione ma per usufruire di strutture inadeguate ad accogliere un tale numero di iscritti. È una situazione di disagio che sta diffondendo molti malumori tra i giovani. Secondo voci di corridoio, gli sicritti stanno pensando di non pagare l’ultima rata di 1000, la cui scadenza è il 30 giugno, per protesta.
Cari ragazzi dei TFA, forse la prossima volta sarà meglio portare una sedia da casa?