Nella festa di Carpi, c’è spazio anche per la salvezza aritmetica del Catania che arriva al termine di una partita avida di emozioni. E allo scadere, nonostante lo 0 a 0 è festa un po’ per tutti.
CARPI (MO) – Finisce a reti inviolate il campionato del Catania, capace di subire 60 gol nelle precedenti 41 apparizioni nel torneo cadetto. Finisce con una salvezza che ad un certo punto del campionato sembrava meta assai insperata.
E se i pronostici di inizio stagione davano proprio i rossazzurri a festeggiare la promozione sul campo del Carpi, il calcio (quello pulito) sorprende sempre. Sì, perché alla fine sono gli emiliani ad esultare di gioia per una storica Serie A raggiunta con la costanza, con la consapevolezza di essere squadra. Non importa, quindi, se il presidente laziale Lotito sarà certamente scontento, perché la serie B di quest’anno ha già regalato al calcio italiano due miracoli sportivi. Oltre al Carpi, anche il Frosinone. Due matricole che vanno alla conquista del calcio d’elite, roba da libro cuore.
E i rossazzurri? Stanno a guardare, consci del fatto di non essere mai stati all’altezza, sotto tutti i punti di vista. E una volta per tutte, almeno la salvezza sembra qualcosa per cui festeggiare.
LA PARTITA
Alla formazione di Marcolin serviva un punto sul campo della già promossa squadra del presidente Claudio Caliumi. Il clima è quello delle grande occasioni con il pubblico che più alla partita è attento a ciò accadrà al triplice fischio. Al momento in cui verrà sancita la fine di una stagione memorabile.
E le squadre in campo sembrano risentire di questa strana atmosfera, tant’è che nella prima frazione di gioco l’unica vera azione pericolosa è rappresentata dal palo colpito da Ceccarelli al 43’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo deviato di testa da Calaiò. Sfuma il possibile, così, vantaggio dei rossazzurri e si va all’intervallo sullo 0-0.
Nella ripresa il copione non cambia di una virgola ed ancora una volta è il Catania ad avere le uniche due azioni degne di nota: prima con Romagnoli che liscia clamorosamente su cross di Rosina, rischiando l’autorete e poi sull’azione offensiva di Calaiò, stoppato sul più bello da Letizia. La partita termina a reti bianche, ma il tripudio di colori del Sandro Cabassi adesso può esplodere per una favola che diventa realtà. Per il Catania un altro anno di purgatorio, aspettando tempi migliori.
FORMAZIONI INIZIALI:
Carpi (4-3-3): Gabriel; Pasini, Romagnoli, Letizia, Puttini; Torelli, Porcari Mbaye,;Pasciuti, Lasagna, Di Gaudio. All. Fabrizio Castori
Catania (4-3-1-2): Gillet; Del Prete, Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta; Coppola, Sciaudone, Escalante; Rosina; Maniero, Calaiò. All. Dario Marcolin
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