Monta la protesta al Policlinico di Catania della Cittadella Universitaria. Erano dipendenti di un’azienda subappaltatrice della multinazionale Cofely. Lo rende noto il segretario provinciale della Uilm, Matteo Spampinato, che ha «chiesto l’intervento della Prefettura perché sia garante degli impegni a suo tempo assunti dalla Cofely all’Ufficio del Lavoro.
«Malgrado anni di apprezzate prestazioni professionali – aggiunge il sindacalista – sei specialisti di manutenzioni impianti sono stati ritenuti inidonei da un’impresa cui è stato recentemente affidato dalla Cofely il subappalto dell’incarico al Policlinico di Catania. L’azienda ha preso il posto di un’altra cui era stato revocato l’incarico a causa del mancato pagamento degli stipendi del personale. Proprio nell’ambito di questa vertenza, la Cofely nella sede dell’Ufficio provinciale si era impegnata con la Uilm per la ricollocazione dei lavoratori».
«Oggi – rileva Spampinato – apprendiamo che, a seguito di colloquio, i sei esperti delle manutenzioni sono considerati inadatti per mancanza di sufficiente esperienza e competenza: una barzelletta. Siamo di fronte a una inaccettabile violazione di accordi siglati in sede istituzionale. Per questo – conclude il sindacalista – la Uilm ha sollecitato l’intervento della Prefettura e assicurato pieno sostegno alla protesta dei lavoratori»