Settembre è un mese davvero caldissimo, non tanto in termini climatici, quanto per le sorprese che attendono i nuovi studenti. Lunedì 1 settembre hanno avuto inizio i test di ammissione per l’Università degli Studi di Catania e, proprio in concomitanza con questo periodo, è stata pubblicata da Immobiliare.it una ricerca riguardante gli affitti. Gruppo facebook dedicato agli affitti nella città di Catania
In molti, probabilmente, si sono trovati divisi, tra lo scegliere di restare in Sicilia per proseguire gli studi o il volare verso altre mete, più a Nord. Nel caso in cui foste rimasti nel Meridione, le vostre tasche ne trarranno sicuramente beneficio: secondo la ricerca, gli affitti più bassi si trovano a Catania e a Palermo.
Le due siciliane si piazzano quindi in ottima posizione per la convenienza economica, con una media che va anche sotto i 200 euro mensili per una stanza singola. Ma al vertice della classifica delle costosissime chi c’è? Milano sbaraglia tutti, supera perfino Roma e si presenta come la città universitaria più costosa per gli affitti: si pagano 480 euro per una stanza singola (più del doppio delle siciliane) e il costo aumenta, se ci si sposta in centro, fino a raggiungere una media di 590 euro. Per le doppia invece la media è 320 euro.
La Capitale chiede agli studenti 410 euro per una singola e 300 euro per una doppia; da tenere in considerazione che i prezzi, così come per Milano, lievitano nel momento in cui ci si sposta in periferia, anche se la maggiore estensione territoriale contribuisce a mantenere i prezzi non altissimi. Dopo Roma, a Firenze si offre una camera singola a 360 euro e una doppia a 260 euro; a Bologna invece la singola costa 330 euro, mentre la doppia è disponibile al costo di 240. Torino si difende, ma risulta più “economica”, con 320 euro per la singola e 220 per la doppia.
Ma cosa determina il prezzo degli affitti? Secondo Immobiliare.it ogni città ha delle attrattive che determinano l’aumento dei prezzi degli affitti. Milano, ad esempio, è una città che fa gola non solo agli studenti, ma anche ai lavoratori che non possono permettersi un appartamento.
L’indagine ha inoltre rivelato l’identikit dell’inquilino perfetto, si tratterebbe di un individuo con età non superiore ai 35 anni, che non possiede animali e soprattutto che sia donna (per la pulizia, o almeno così si dice). L’ultimo requisito, in particolare, discrimina i numerosissimi studenti uomini che, anche a Catania, hanno avuto difficoltà a trovare stanze in affitto non riservate a donne.
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