Con l‘incendio dello scorso 25 giugno, a essere andati letteralmente in fumo non sono stati solo gli alberi che popolavano la ricca vegetazione della Riserva di Cavagrande, ma anche i sogni di chi si immaginava già a godersi un bagno rinfrescante in una delle più rinomate oasi naturali della Sicilia. Tuttavia, non è andato tutto perduto e per gli “aficionados” del luogo esiste ancora una possibilità.
La pagina facebook Riserva Naturale Orientata Cava Grande del Cassibile informa che è rimasto aperto il sentiero Prisa-Carrubbella: il percorso non conduce ai laghetti più conosciuti ma trova sbocco nella “Timpa ca tona”, un laghetto di dimensioni più ridotte ma dal caratteristico colore verde smeraldo.
Più leggero e meno tortuoso il sentiero, che procede del tutto in sicurezza: vi si accede dalla Strada Provinciale 4, la stessa che era necessario prendere per arrivare al punto di ritrovo/ristoro dei laghetti. Per chi si affida al navigatore gps, le coordinate sono 36.968565 Nord, 15.080379 Est. É possibile percorrere un tratto con le auto, mentre il vero e proprio sentiero è lungo invece circa un chilometro e mezzo.
Nella stessa zona, per gli amanti della Sicilia più selvaggia ma senza dubbio più autentica, da segnalare la Riserva Pantalica – Valle dell’Anapo, nell’area compresa tra Sortino, Ferla, Cassaro (Siracusa). Diversi gli itinerari affrontabili: noi vi segnaliamo quello “tradizionale” raggiungibile da Sortino. Dopo appena una decina di minuti di camminata, attraversata una suggestiva galleria, si arriva già al fiume: impossibile resistere alla tentazione di immergersi nell’acqua.