Sono un appassionato di anime e manga da oramai tanti anni, frequento le fiere del fumetto e mi interesso un po’ della cultura giapponese; non è stato difficile accettare quando la redazione mi ha chiesto se potessi intervistare i membri di ExCogito e del Rakuen Cosplay, organizzatori del Japan Fest.
La prima impressione avuta, entrando nel loro ufficio, è stata quella di un ambiente sereno e familiare, dove il lavoro si mescola alle passioni e alla spensieratezza, tappezzato di poster, locandine, disegni e pienissimo di librerie traboccanti di Manga, Artbook e Action Figure.
Dopo aver fatto la conoscenza dell’istruttrice del corso di giapponese, dei suoi studenti e di tutti gli avventori presenti in quel momento, chi per un motivo chi per un altro, riesco finalmente a sedermi nello studio di Alessio Riolo, presidente di Excogito, insieme a Saele Amarù, vicepresidente del Rakuen Cosplay, l’associazione che oramai da 5 anni si occupa di organizzazione di eventi.
- Allora, Alessio, dacci un po’ di informazioni sul Japan Fest.
Intanto ricordiamo che la manifestazione si terrà il 10 e l’11 maggio al Padiglione C delle Ciminiere, a Catania.
Presentare in poche parole l’essenza del Japan Fest non è facile, abbiamo in mente tanti di quei contenuti che anche solo cercare di spiegarli è complesso; sicuramente è una manifestazione diversa dal solito evento comics e games e abbiamo tentato di raccontare il Giappone a 360°.
Speriamo ciò ci permetterà di creare una manifestazione allettante per lo zoccolo duro di avventori dei nostri eventi, magari abituati alla cultura pop, ma anche per i più adulti, appassionati o semplici curiosi.
- Vista la location impegnativa, quante persone vi aspettate?
Saele: le Ciminiere è un centro fieristico splendido e pieno di possibilità, contiamo di potervi portare circa 7mila persone.
I nostri fan oramai fidelizzati sono ben 3mila e 500 e siamo convinti di poterli raddoppiare; se riuscissimo a fare questi numeri saremmo contenti, essendo la prima edizione di un evento che qualcuno potrebbe considerare “di nicchia”.
- Che tipo di stand vedremo?
Alessio: abbiamo fatto una precisa scelta decidendo di limitare il numero di stand presenti in manifestazione; l’area fieristica ci avrebbe permesso di ospitare fino a 100 rivenditori ma abbiamo voluto optare per pochi stand, circa una trentina, di qualità.
Lo spazio rimanente verrà occupato da mostre, Workshop, Conferenze, aree gioco di ruolo e quanto altro si possa legare alla cultura giapponese, tradizionale e moderna.
Ovviamente vi saranno, comunque, stand di gadgets e cade editrici specializzate in pubblicazioni di opere giapponesi, tra cui manga.
- Avete avuto rapporti con le scuole?
Saele: Certo, abbiamo indetto un concorso artistico-letterario per gli studenti scuola della secondaria superiore. La tipologia per partecipare è duplica ma il premio è unico: si tratta della produzione di un saggio sulla storia giapponese dalla seconda guerra mondiale in poi o, altrimenti, la realizzazione di un’illustrazione a tema Giappone.
Saggio e Illustrazione saranno poi riuniti in unico libretto edito dalla 001 edizioni, permettendo ad un giovane scrittore e ad un giovane artista di essere pubblicati, cosa non semplice di questi tempi.
Abbiamo anche delle convenzioni con le scuole, gli studenti infatti pagheranno il 50% in meno rispetto gli altri avventori.
- Il programma in breve, riuscite ad anticiparmelo?
Alessio: Ci sarà l’imbarazzo della scelta tra conferenze, workshop, proiezioni, spettacoli e dimostrazioni in collaborazione con tantissime associazioni del settore.
Sicuramente da citare sono le due proiezioni cinematografiche nell’auditorium da 1200 posti: un film d’animazione di Myazaki scelto da Gualtiero Cannarsi per i particolari temi trattati, adatti alle scuole medie, e un live action.
Vi saranno anche due show cooking di Hirohiko shoda, lo di chef gambero rosso, appena sbarcato sulla piattaforma Sky con “Ciao sono Hiro”; ha promesso di creare due ricette fusion giapposicule, totalmente crude.
Ricche saranno le attività presentate dagli amici di Altroquando e Mercoludì, quali giochi di ruolo con protagonisti dei robottoni e giochi da tavolo a tema Giappone.
Immancabili le dolcissime ragazze del Maidolls, con i loro dolci, la loro bellezza e i loro talenti.
- Uno sguardo agli ospiti?
Saele: Te ne potrei citare a decine, ma mi limito a farti i nomi di Yoshiyasu Tamura e Angela Vianello.
Il primo ha presentato le sue opere, tra lo stile classico e il manga moderno, a Città del Messico, Tokyo e anche al Lucca Comics.
La seconda è la disegnatrice di AEON, il primo anime totalmente creato su youtube, sostenuto anche da youtuber di notevole fama quali i ragazzi di “Ora Doppiamo Stronzate”.
Altro grande nome è quello di Simone Ladisa, fotografo romano che ha spopolato con la sua mostra “Tokyo Monochrome”, totalmente creata su pellicola e in bianco e nero. Simone ha cercato di raccontare la Tokyo degli anni 80 con delle foto scattate ora.
- E per quanto riguarda il Cosplay?
Saele: si terrà una gara cosplay, ovviamente, e per non uscire fuori tema abbiamo deciso di offrire un premio prestigioso ma che si armonizzasse con il resto della manifestazione: 2 settimane in giro per il giappone con il Tokyo Otaku Tour, un premio ambitissimo che speriamo convincerà i bravissimi cosplayer, siciliani e non, che fino ad ora ci hanno accompagnato, a partecipare.
- Cosa direste per convincere qualcuno a partecipare al Japan Fest?
Saele: Soprattutto per noi siciliani la cultura giapponese è qualcosa di lontano e molto distante ma, se ci soffermiamo ad osservare, in realtà, non siamo così diversi. Tutto ci accomuna.
Alessio: E’ giusto essere legati alle nostre tradizioni, ma possiamo e dobbiamo invitare le nuove generazioni a cogliere il meglio di una cultura ricca e millenaria quale quella giapponese.