I catanesi hanno dimostrato scarso interesse per il bando di selezione di trenta vigili urbani da impiegare per rafforzare le forze della città. Mestiere arduo che a Catania, evidentmente, non fa gola nonostante l'alto tasso di disoccupazione tra giovani e giovanissimi

Era stato pubblicato, sulla Gazzetta ufficiale della regione Sicilia e dal principale comune etneo, il bando per l’assunzione di 30 vigili urbani a Catania. Secondo quanto previsto dal bando, i nuovi vigili urbani saranno assunti con un contratto a tempo determinato per un periodo di tempo corrispondente a cinque mesi. Non un contratto a tempo indeterminato, ma in tempi di crisi e considerando l’alto tasso di disoccupazione che si abbatte sui catanesi, giovani e meno giovani, sembrava credibile una corsa per ottenere un posto come vigilie urbano.
Invece, dai dati raccoti dagli uffici competenti del Comune di Catania, le domande raccolte per partecipare ai test di preselezione non raggiungono i numeri cui ci si aspettava giungessero. Strano, visto che i tempi stringono; infatti la domanda di selezione scade il prossimo 29 gennaio; strano per il tasso di disoccupazione che riguarda la fascia 18 – 29 anni dei residenti di Catania, gruppo di cittadini che possiedono il requisito anagrafico necessario per partecipare alla selezione.
Certo avere a che fare quotidianamente con il traffico di Catania, non è una questione che si districa con facilità, tutt’altro. Eppure perdere l’occasione di essere selezionati per questo contratto a tempo determinato significa precludersi altre importanti occasioni. In primis la possibilità di inserire nel proprio bagaglio professionale una prima esperienza lavorativa nella pubblica amministrazione, ma c’è ne una ancora più interessante. Infatti i primi 150 non selezionati saranno inseriti in una graduatoria a scorrimento a cui potranno attingere altri enti pubblici. Si tratta di un’importante opportunità di lavoro, da non sottovalutare.
Ad ogni modo allo stato attuale, le candidature prevenute sono un centinaia. Se il numero dei partecipanti alle prove dovesse stagliarsi intorno a questa cifra, “le prove preselttive probabilmente si svolgeranno al Palacatania o alle Ciminiere”, fa sapere il direttore del personale di Palazzo degli Elefanti dott. Pietro Belfiore. I costi di copertura per l’organizzazione delle prove saranno coperti tramite i fondi stanziati dalla legge Madia, mentre gli stipendi dei trenta vigili che saranno selezionati, come previsto dal Codice della Strada, saranno prelevati dai proventi delle multe.
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