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A Taormina sta per chiudere l’unica libreria: una petizione per salvare la cultura

A Taormina, luogo artistico e culturale, sulla stradina del Corso principale, erge una piccola libreria che dal 1998 è l’anima culturale della città. Nelle mani amorevoli di Antonella Ferrara e Santinella Bucolo, la libreria Mondadori di Taormina è stata per anni un punto di incontro di turisti e abitanti del luogo dove poter scambiare quattro chiacchiere tra un libro e un altro.

taobukQuesto non potrà più avvenire. La Libreria, infatti, ha un contratto di locazione che non sarà rinnovato dal proprietario. Una storia che ha del ridicolo, chiudere l’unica libreria del luogo avrebbe solo effetti negativi e non poco pesanti. Una città che è piena di cultura, dove personaggi illustri come Truman Capote, Roger Peyrefitte, Andrè Gide, Goethe, Tennessee Williams e tutti gli altri,  l’hanno amata, fino a farsene ambasciatori e renderla eterna.

Il ruolo che ha svolto la libreria non è solo quello di vendita di libri, come ha affermato ai nostri microfoni Antonella Ferrara, presidente di Taobuk, Festival internazionale del libro, ma anche di presidio culturale. “Abbiamo creato attività intorno al mondo del libro – continua Antonella Ferrara – abbiamo creato incontri con autori, abbiamo portato a Taormina autori che non sarebbero mai venuti, abbiamo offerto a tutta la città una serie di attività che senza la nostra presenza, tutto a nostre spese, non sarebbero mai state fatte. Ciò che abbiamo creato sul territorio è stata un’azione di propagazione e di diffusione culturale quasi sostituendoci allo Stato, per usare le parole del Presidente di Mondadori Mario Recca. Nel momento in cui tutto questo rischia di crollare, noi vorremmo che sia lo Stato ad aiutarci, la pubblica amministrazione. Un modo per mandare avanti tutto il lavoro sarebbe quello di darci in affitto uno dei locali vuoti di Taormina, secondo la legge di equo canone. Non chiediamo molto, solo continuare a fare bene quello che abbiamo fatto, proseguendo nella creazione di circuiti letterari. Siamo nella terra di Verga,  Sciascia, Camilleri, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, non permettiamo che questo accada”.

La questione non è passata inosservata. Anche il Sindaco di Catania Enzo Bianco si è recentemente interessato alla vicenda. Per non parlare dei tanti giornalisti ed editori che stanno manifestando il proprio appoggio alla questione, come Aldo Cazzullo e il suo articolo amaro su “Il Corriere della Sera”.

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Non possiamo fare altro che portare avanti, anche noi, questa battaglia, firmando la petizione da consegnare ai vertici. Questo il link che rimanda direttamente alla petizione per non far chiudere la libreria. 

A proposito dell'autore

Serafina Adorno

Classe 1989. Dalle sabbie dorate agrigentine e dalla bianca scala dei turchi si è trasferita a Catania per intraprendere i suoi studi e iniziare a dare forma ai suoi sogni. Laureata in Lingue e letterature comparate, lavora nella comunicazione e nei Festival del cinema.