Gli studenti di Giurisprudenza segnalano le minacce ricevute dai parcheggiatori nella zona di Villa Cerami. Solo pochi mesi fa, quelli di Scienze umanistiche avevano fondato il gruppo “Monastero abusivo” per trovare soluzioni alternative e frenare l’attività dei posteggiatori. Sono in quattro e, ogni mattina, chiedono soldi per fare parcheggiare le auto sul suolo pubblico. Si
posteggiamo i posteggiatori
Nuove convenzioni per gli studenti dell’Università di Catania. È questo il progetto dei ragazzi che stanno portando avanti la battaglia contro i parcheggiatori abusivi. La campagna virale, iniziata con gli hashtag #monasteroabusivo #noncisto, sta diventando qualcosa di più. L’iniziativa ha attirato l’attenzione delle istituzioni. Dopo un incontro con il questore di Catania il dott. Cardona
Era un mese fa quando annunciavamo la prima riunione del movimento “Posteggiamo i posteggiatori”, nato al fine di fronteggiare e annientare l’abusivismo di tanti parcheggiatori che, quotidianamente, compiono veri e propri atti di estorsione, chiedendo il c.d. “pizzo”. A distanza di un mese dalla prima riunione del movimento c’è un evidente segnale di cambiamento e di collaborazione
«Io pizzo non ne pago»: vi sembrerà la frase di qualche commerciante, che ha deciso di opporsi alle estorsioni dei mafiosi e invece vi sbagliate di grosso. Forse molti a Catania pagano un piccolo pizzo e non ne sono consapevoli, magari non ci fanno caso perché è diventata un’abitudine. Il pizzo, che può essere anche costituito da una piccola cifra, è quello che si paga ai parcheggiatori abusivi
Dopo anni trascorsi a lasciare la solita “monetina”ai cari parcheggiatori abusivi, pare che qualcosa si stia muovendo a Catania. Già qualche mese fa avevamo annunciato della petizione, organizzata da Marco Leonardi, contro il pagamento del “piccolo pizzo”, e adesso si è anche attivato un movimento. “Posteggiamo i posteggiatori” era in origine il nome di un gruppo facebook, nato a Palermo, ed è in