“Grande Giove“. Una battuta semplice, stringata, di sole due parole e nello stesso tempo di grande effetto. In pochi potrebbero non capire l’origine di questa espressione, che si ricollega appunto all’opera di Robert Zemeckis, Ritorno al futuro, la grandiosa trilogia a tema fantascientifico che ha conquistato migliaia di fan in tutto il mondo e che compie il 3 luglio 30
fantascienza
Metropolis, il classico del regista austriaco Fritz Lang, torna a essere proiettato nei cinema italiani a partire dal 16 marzo. Nello specifico, la versione che verrà proposta al pubblico sarà una nuova edizione rimasterizzata e il più possibile vicina all’edizione originale del 1927, realizzata grazie ad una bobina trovata nel 2008 a Buenos Aires e conservata fino ad allora da un collezionista
Amanti e fan di Back to the Future di tutto il mondo, riunitevi. Il 2015, anno di ambientazione del secondo film della saga “Ritorno al futuro” è ormai giunto. Come infatti in molti ricorderanno il secondo capitolo, girato da Robert Zemeckis, è stato ambientato proprio nel 2015. In quell’anno il protagonista della serie, Marty Mc Fly, si è così ritrovato ad affrontare ancora una volta il
Interstellar è stato definito il nuovo 2001: Odissea nello spazio. Del resto l’accostamento è inevitabile anche per le citazioni disseminate da Nolan nel suo film, ma credo sia un confronto improponibile. Sono film diversi, canoni differenti. Se Kubrick è stato un illustratore concettuale, Nolan fa dell’accuratezza scientifica un mezzo per spettacolarizzare l’azione. Alcuni