Il nuovo rapporto Istat Cittadini, imprese e Ict 2016 descrive la situazione delle famiglie italiane in merito all’accesso ad internet, divenuto ormai strumento essenziale di informazione e comunicazione di massa. Eppure ancora una famiglia su tre in Italia non ha accesso ad internet; rispetto al 2015 è aumentata dal 66,2% al 69,2% la quota di famiglie che dispone di un accesso a Internet
dati Istat
I dati Istat 2016 forniscono dati positivi per quanto le abitudini degli italiani nei confronti della lettura; se fino al 2014 scoraggiava la costante riduzione dei lettori italiani, nel 2016 c’è stato un incremento dell’ 1,7%, e questa tendenza riguarda anche la Sicilia dove i lettori stanno aumentando. Nel 2015 infatti il 24% degli italiani dai 6 anni in su ha letto almeno un libro
Diminuiscono drasticamente il numero degli studenti che riesce a mantenersi gli studi, questo è quello che rivela la nuova indagine Istat relativa all’anno 2015. I dati sono stati raccolti basandosi su un campione di età compresa tra i 15 e i 24 anni,mostrando quasi un dimezzamento del numero di studenti lavoratori; rispetto al 2005 infatti si parla del -51%. A fronte di questo calo però
Si rinnova l’appuntamento con 11 alle 11 – Mattine letterarie ai Benedettini, l’evento dedicato agli studenti dell’Università di Catania e agli amanti dei libri. Perdere l’abitudine di leggere un libro per puro piacere non è strano, soprattutto se si è studenti universitari, da sempre alle prese con esami e lezioni. Per gli universitari di Catania vi è però la possibilità di partecipare
Una volta finito il percorso universitario, il neolaureato va a caccia di un’occupazione. Secondo i dati Istat, in molti troverebbero lavoro tramite le proprie conoscenze piuttosto che con l’aiuto del web. Più di otto su dieci hanno fatto riferimento agli amici per trovare lavoro nei primi tre mesi del 2016. La disoccupazione pare si sblocchi grazie all’aiuto delle conoscenze e
La strategia Europea 2020 prevede tra i suoi 5 obiettivi da raggiungere entro tale termine, la riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10% e l’aumento al 40% dei 30-34enni con un’istruzione universitaria. Nonostante molti giovani oggi dopo il diploma proseguono gli studi, in realtà le statistiche dimostrano un diffuso abbandono precoce degli studi in
Gli ultimi dati Istat sul lavoro, in particolare sull’occupazione giovanile sono sconfortanti:il numero dei giovani (15-24 anni) senza lavoro è salito al 41,2%. Si tratta di un record storico assoluto, il valore più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia di quelle trimestrali, primo trimestre 1977. Il tasso di disoccupazione generale resta fermo al 12,5 % (dati provvisori)