Saranno avviate a breve le procedure per la stabilizzazione di circa 280 dipendenti precari dell’Università di Catania.
Il Consiglio d’amministrazione d’Ateneo, sulla base della certificazione dei fondi disponibili, ha deliberato ieri che, nell’arco del 2018, l’Università di Catania procederà con la stabilizzazione di almeno 280 unità di personale tecnico-amministrativo che soddisfano i requisiti della recente legge Madia.
“La delibera del Consiglio d’amministrazione d’ateneo è l’ultimo atto di una concertazione tra il direttore generale, dott. Candeloro Bellantoni, il delegato del rettore ai Rapporti col personale tecnico-amministrativo, prof.ssa Gabriella Nicosia e le rsu” – ha dichiarato il rettore Francesco Basile – “Dopo alcuni incontri molto produttivi si è giunti in piena condivisione al risultato odierno”.
Già a partire dal mese di gennaio l’Ateneo avvierà le procedure di conversione a tempo indeterminato dei contratti di 121 unità di personale tecnico-amministrativo inserite, ad oggi, a saldo delle due liste di stabilizzazione “Puc” e “Tempo determinato” stilate nel 2010/2011.
Le unità di personale non ricomprese nelle suddette liste ma in possesso dei requisiti della legge Madia sono, invece, inserite in un ulteriore elenco che è stato predisposto dall’amministrazione e che verrà definito entro la prossima metà di gennaio dopo che saranno pervenute le domande di stabilizzazione degli interessati corredate dei titoli. Tutti i contratti in scadenza dei lavoratori rientranti nelle previsioni del comma 1 dell’art. 20 della legge saranno prorogati d’ufficio, fino ad avvenuta stabilizzazione, che dovrebbe ultimarsi entro marzo.
Nel secondo semestre del 2018, inoltre, l’Ateneo emanerà bandi di concorso destinati per il 50% ai titolari di un contratto di lavoro flessibile con l’Università di Catania e in possesso dei requisiti di legge.