A Monte di Brianza (in provincia di Lecco), ragazzi e adulti potranno ritrovare il contatto con la natura e i suoi ritmi, riappropriandosi delle pratiche e delle tradizioni del mondo contadino.
Un centro formativo il cui scopo è incoraggiare il contatto delle nuove generazioni con la natura e i suoi ritmi, realizzando un futuro sostenibile attraverso la riscoperta del lavoro manuale. È questo l’obiettivo che si pone la Libera Università del Bosco (LUB), il nuovo “ateneo” con sede in provincia di Lecco e precisamente sul Monte di Brianza.
Un’università che sta prendendo vita grazie al contributo di enti locali, associazioni, aziende agricole, scuole e all’adesione di cittadini che hanno accettato con entusiasmo di contribuire al nuovo progetto.
Al giorno d’oggi passeggiare nei boschi, recuperare ritmi di vita lenti e in sintonia con la natura può sembrare stravagante: da qui il nome della sede della LUB, il “Crazy-bosco”, una foresta che ospita progetti educativi, culturali e ambientali come laboratori di auto-costruzione, trekking, arrampicate sugli alberi e campi estivi.
La Libera Università del Bosco offrirà quindi opportunità professionali legate allo stretto contatto con la natura: attraverso corsi, seminari e interventi sul campo della LUB gli studenti (che possono essere sia dei giovani che delle comunità) saranno in grado di tornare a prendersi cura di sentieri e torrenti, impareranno a costruire muretti a secco, a potare e innestare i castagni, a riconoscere le erbe selvatiche, a mettere a cultura le terre incolte ed a produrre miele e marmellate.
“Siamo consapevoli che prenderci cura dei luoghi in cui viviamo significa prenderci cura di noi stessi e siamo convinti che il ‘sogno’ sia il più potente e irriducibile motore di cambiamento e di crescita” – queste le parole di Adriana Carbonaro membro della cooperativa “Liberi sogni”, associazione da cui tutto è partito nel lontano 2006.