Panico e terrore al Manchester Evening News Arena. Il secondo palazzetto più grande d’Europa, ieri notte gremito di persone, sembra essere stato l’obiettivo di un attacco jihadista. La polizia pare confermare questa ipotesi. L’Europa si stringe attorno alle vittime e la politica britannica annuncia la temporanea sospensione della campagna elettorale in vista delle General Election fissate per il prossimo 8 giugno.
Ieri notte al Manchester Arena doveva essere una serata all’insegna del divertimento e della spensieratezza per giovani e giovanissimi accorsi numerosi alla prima tappa del tour di Ariana Grande. Ma purtroppo non è stato così, almeno fino al momento in cui si è sentita un’esplosione, forse due. Rimane da confermare la presenza di un secondo ordigno inesploso. I morti confermati sono 22, i feriti almeno 60 e moltissime le persone che risultano essere ancora disperse. Il panico è scattato dopo le 22:30, appena dopo l’esecuzione dell’ultimo brano in scaletta del concerto e, dalle prime evidenze, si sospetta che l’esplosione abbia avuto origine nel foyer del palazzetto, probabilmente causata da una bomba “farcita di chiodi”.
Molte, ma confuse le testimonianze dei presenti, tutti in stato di panico e assaliti dal terrore. Alcuni hanno diffuso le prime notizie tramite i social dichiarando di aver sentito rumori di esplosioni, altri parlavano di rumori di arma da fuoco, altri ancora dichiaravano che si potesse trattare dello scoppio di un altoparlante. Ma tutte queste ipotesi sembrano ormai chiarite dalla polizia britannica, la quale conferma che “Si tratta di un attentato terroristico, con almeno 22 morti e diversi bambini coinvolti“. Nonostante ciò, alcuni siti jihadisti hanno manifestato la loro approvazione per il terribile atto compiuto al Manchester Arena.
Subito dopo l’esplosione la folla si è gettata fuori dal palazzetto, cercando di avvicinarsi alla stazione metro; nel frattempo mezzi della polizia, decine di ambulanze e un elicottero si sono recati sul posto, facendosi largo tra la calca della folla scossa e smarrita. Immediatamente è stato dato ordine di chiudere la vicina stazione di Manchester Victoria, di deviare i treni in transito a Manchester e allontanare la popolazione dal luogo dell’attacco. Mentre si procedeva a queste operazioni di sicurezza, un secondo sospetto ordigno è stato ritrovato nel vicino parco Cathedral Gardens, ma gli artificieri si sono subito accertati che non si trattata di un pacco esplosivo, ma semplicemente di capi d’abbigliamento lasciati lì da qualcuno.
Immediato l’intervento del vicino ospedale Wythenshawe, cui personale ha invitato i presenti a dare la precedenza alle numerose persone accorse ferite dal Manchester Arena. Hanno contribuito alla ricerca dei dispersi e a prestare aiuto i tassisti della città, che hanno trasportato gratuitamente le persone verso luoghi sicuri o alla ricerca dei loro cari dispersi. Infatti, tante sono ancora le persone di cui si sono perse le tracce, motivo per il quale anche l’Ambasciata italiana a Londra si è attivata per fornire la sua assistenza. Da parte del mondo social, immediato l’intervento di Facebook che ha attivato il suo Safety Check. La premier inglese Theresa May, con parole di sentito cordoglio ha parlato di un “attentato orribile” e ha annunciato che sospenderà le attività di campagna elettorale. Inoltre, alle 9 di mattina (ora inglese), la May presiederà il comitato britannico di sicurezza “Cobra”, in quanto la polizia e le forze di sicurezza stanno trattando l’incidente come un attentato terroristico, ma ancora rimane tutto da confermare; anche se gli investigatori ne sono quasi certi: “L’attacco è stato effettuato da un solo uomo che è morto nell’attentato“.
Inconsolabile e devastata si è dichiarata essere Ariana Grande, la quale, nonostante non abbia riportato nessun tipo di ferita, ha affermato che probabilmente il suo tour, appena iniziato, per adesso rimane in stand-by.