ยซMamma! Mamma! Perchรฉ non rispondi? Mamma! Che cosโรจ quellโenorme buca scura? Mamma, mamma, ho pauraโฆยป: con queste parole immagino la morte di una bambina innocente condannata al buio delle foibe, al massacro della dignitร umana, a una fine ingiusta, terribile, mostruosa.
La storia, purtroppo, รจ colma di eventi nefasti, di guerre che lโuomo ha condotto contro lโumanitร stessa. Ricordare questi eventi รจ un obbligo morale che tutti noi abbiamo, si deve fare per rispettare la memoria delle persone che hanno subito angherie e soprusi. Il valore del ricordo assume oggi la valenza di un monito per le generazioni future. Il dramma delle persone, che hanno concluso tragicamente la loro esistenza nel buio delle foibe, deve essere sempre impresso nella nostra memoria: solo cosรฌ, forse, lโumanitร sarร preservata da drammi futuri.Foiba รจ il termine con cui, in Venezia Giulia, si indicano le grandi caverne verticali tipiche della regione. Tanti di noi non sanno dellโeccidio degli italiani, cosรฌ come tanti libri di storia non parlano dei massacri delle foibe. Tanti telegiornali puntualmente, ogni anno, non si occupano dellโattentano ontologico subito dai cittadini italiani che vivevano in Istria, in Dalmazia, a Fiume. Si prova amarezza. Solo tanta amarezza.
Nel 1915 lโItalia entrรฒ nella Grande Guerra a fianco della Triplice Intesa e, in base agli accordi del Patto di Londra, le spettavano lโintera Venezia Giulia e la Dalmazia settentrionale. La cittร di Fiume, invece, veniva designata come principale sbocco marittimo di un eventuale futuro stato croato. Al termine della guerra, lโesercito occupรฒ i territori previsti dal trattato, tuttavia gli slavi guardavano con ostilitร e preoccupazione i nuovi arrivati. La giร precaria situazione tra Italiani e Slavi fu fortemente inasprita dallโavvento del Fascismo e della sua concezione nazionalista, che considerava le popolazione slave come una razza inferiore e barbara. Fu gradualmente introdotta in tutta Italia una politica contro le minoranze etniche e nazionali, che comportรฒ lโitalianizzazione di nomi e toponimi, la chiusura delle scuole slovene e croate e il divieto dellโuso della lingua straniera in pubblico. Ad aggravare la situazione, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu lโinvasione italo โ tedesca che di fatto smembrรฒ lo stato: in risposta alla violenta invasione e alle annessioni di piรน territori jugoslavi da parte dellโItalia e della Germania nacquero due movimenti di resistenza iugoslava: i serbi cetnici, partigiani nazionalisti monarchici e le truppe del maresciallo Josip Broaz detto Tito, che raggruppavano slavi di ogni etnia. Nel 1943 le truppe italiane firmarono lโarmistizio con gli alleati: forte dellโappoggio britannico e dellโarmata rossa, Tito conquistรฒ lโIstria: questa battaglia segnรฒ lโinizio dellโorrore per migliaia di Italiani, un orrore, รจ bene dirlo, che nacque dallโodio fomentato negli anni. Nel 1945 Tito conquistรฒ anche Trieste e Gorizia, infoibando tutte le persone italiane e non che rappresentavano per lui ostacoli allโimposizione del comunismo. Gli Italiani venivano classificati come nemici dello stato: i soldati si divertivano sadicamente: quasi tutte le salme, circa 10.000 corpi, presentavano i polsi fissati con del filo di ferro del diametro di circa due millimetri, stretto fino a spezzare il polso. Molti cadaveri erano legati in coppia ai due avambracci, soltanto uno, solitamente, presentava segni di colpi dโarma da fuoco, il che fa supporre che la vittima si trascinasse dietro il compagno vivo. Ma la sorte dei sopravvissuti fu avversa anche in madrepatria: nel 1947, con la firma del trattato di pace
di Parigi, la Dalmazia e lโIstria vennero cedute alla Jugoslavia, provocando lโesodo di piรน di
350.000 italiani in madrepatria. Nessuno li aiutรฒ: nรฉ i fascisti che identificavano gli episodi della Jugoslavia con la sconfitta, nรฉ i comunisti perchรฉ vedevano soltanto cittadini che fuggivano da uno stato comunista, nรฉ il governo De Gasperi che non indagรฒ mai approfonditamente sui fatti delle foibe. Pensate: esseri umani sottoposti alle piรน atroci torture, uomini massacrati, donne violentate, bambini spaventati. Persone private della dignitร , costrette a subire una morte orribile e spaventosa nel buio di insenature nella terra. Migliaia di uomini, donne, bambini costretti a cercare altrove una casa, un affetto, un lavoro. DIMENTICATI, per piรน di sessantโanni. Sepolte nellโoblio della menzogna, nel buio dellโoccultato, in pagine di storia mai scritte. Solo nel 2004 viene istituita la Giornata del Ricordo. George Orwell in un suo famoso aforisma suggerisce: โChi controlla il passato, controlla il presenteโ. Siamo sicuri di aver studiato e capito davvero questo terribile passato?