Giunta alla sua 33° edizione, “Shell Eco-Marathon Europe”, la competizione, promossa nell’ambito del Festival “Make the Future Live”, che si terrà al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra dal 25 al 28 maggio, quest’anno vedrà la partecipazione di un team dell’Università di Catania, l’“Eco-Hybrid Katane”.
Si tratta di un contest che prevede la progettazione e la costruzione di veicoli futuristici che si sfideranno sul circuito urbano londinese per decretare chi riuscirà a percorrere la maggior distanza possibile con l’equivalente energetico di un litro di combustibile (circa di 30 MJ). La squadra dell’Ateneo catanese è uno dei cinque team italiani in gara tra i 192 provenienti da scuole e università di 27 Paesi. Due le categorie previste: “Urban Concept-Gasoline”, nella quale le auto sono create secondo i criteri più convenzionali e “prototipi”, dove è possibile testare vetture capaci di ridurre la resistenza e massimizzare l’efficienza del motore, favorendo anche lo sviluppo di design avveniristici.
Il team etneo, che parteciperà nella prima categoria, è guidato da Antonio Gurgone ed è composto dagli studenti Giuseppe Aleo, Davide Giordano, Giuseppe Faranda, Gianpaolo Ubbriaco, Simone Maria Rapisarda, Alessandro Ferlito, Marco Domenico Cardillo, Carmelo Barbagallo, Lucia L’episcopo, Graziana Zocco, Andrea Sortino, Andrea Leone, Giuseppe Mania, Alfredo Maria Tosto e Angelo Sciacca. I componenti provengono dai corsi di laurea di Ingegneria industriale, Ingegneria gestionale, Ingegneria meccanica, Ingegneria elettronica e Ingegneria dell’Automazione, afferenti ai dipartimenti di Ingegneria civile e Architettura (Dicar) e di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica (Dieei).
“Si tratta di un progetto nato nel 2010 da una partnership tra gli atenei di Catania e del Salento, nell’ambito del dottorato di ricerca in ‘Sistemi Energetici e Ambiente’ – ha spiegato il responsabile scientifico del progetto, il prof. Rosario Lanzafame, ordinario di Macchine e Sistemi Energetici al Dicar. – Un progetto futuristico che ha condotto alla realizzazione di un mezzo di trasporto in grado di percorrere la distanza tra Catania e Palermo con un solo litro di combustibile, possibilmente non fossile. Innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente: ecco cosa c’è dietro il nostro lungo lavoro”.