Se sei un videogiocatore e vivi a Catania avrai sicuramente sentito parlare di loro. In realtร , la tua collocazione geografica nel mondo non ha piรน nemmeno tanta importanza (World Wide Web docet) dato che la loro fama ha superato anche i confini nazionali con un canale Youtube che conta quasi 350000 iscritti. Stiamo parlando di Raiden e Midna, ovvero di PlayerInside. Gianluca e Maria Elisa, questi i loro nomi di battesimo, sono due ex studenti dell’Universitร di Catania saliti alla ribalta senza dover abbandonare la propria terra: due cervelli non in fuga che hanno trasformato la passione in un vero e proprio lavoro.
A LiveUniCT, Raiden e Midna si raccontano parlando delle proprie esperienze e dei loro progetti.
- Chi sono Raiden e Midna? Presentatevi…
“Raiden, ovvero Gianluca Verri, รจ un appassionato di videogiochi e cinema. E, oltre questo, mille altre cose. In trentatrรฉ anni, ha studiato (lettere e lingue), scritto su decine di riviste (non solo a tema videoludico), fatto diversi lavori, tra cui l’ecommerce manager e il coworker in una grande azienda. Adesso, fa lo Youtuber a tempo pieno in materia di diffusione della cultura videoludica (e presto anche altro), insieme a sua moglie, Maria Elisa Calvagna, ovvero Midna, laureata in lingue e culture europee e appassionata di videogiochi e cinema e redattrice di varie riviste, cartacee e online. Oltre che un sacco di altre cose. Riuscire a trasformare una passione in un lavoro significa non lavorare mai, nella vita, ma fare ciรฒ che piace ed essere retribuiti per farlo. Il sogno di ognuno”.
- Siete ex studenti UNICT, che rapporto avete avuto con l’universitร ?
Gianluca: “Personalmente un rapporto positivo. Non ricordo nรฉ grandi amicizie nรฉ particolari accadimenti, quanto piuttosto i professori e l’interesse che avevo, genuinamente, per le materie da me scelte nei miei percorsi di studi. Purtroppo, perรฒ, attorno a me, vedevo tanta, troppa gente iscritta all’universitร per mancanza di altro da fare, per obbligo nei confronti dei genitori o per… boh!
E questo mi portava ad avere una visione dell’universitร come di una meta o tappa obbligata per molti potenziali nullafacenti che non credevano davvero nรฉ nelle loro possibilitร , nรฉ in ciรฒ che studiavano. Salvo poi perseguire come unico obiettivo il conseguimento della tanto agognata nomina a ‘dottore’, poco importava con quale voto finale o con quali espedienti o scorciatoie. Ciรฒ premesso, perรฒ, il rapporto con l’universitร โ era studente presso il Monastero dei Benedettini โ รจ stato buono. Non faticoso nรฉ tanto meno noioso. Di certo perรฒ, neanche io ho mai pensato di laurearmi per poi trovare un impiego all’altezza dei miei studi. Ho sempre pensato che universitร e lavoro fossero, tristemente, due cose ben distinte, considerando anche la natura dei miei studi, sin troppo umanistici”.
Maria: “Ho vissuto l’universitร come un ostacolo da superare per poter passare allo ‘step’ successivo. Non sono mai stata veramente coinvolta nel mio percorso di studi, che ho comunque portato a termine con ottimi risultati”.
- Come รจ nato il vostro progetto?
Gianluca: “L’interesse nei confronti di Youtube รจ nato soprattutto da parte di Maria Elisa, che mi parlava spesso di youtuber da lei seguite, perlopiรน nell’ambito del make-up (‘Clio Make Up’ su tutte, ma anche altre). In veritร entrambi non seguivamo assiduamente Youtube, fino al 2012, anno in cui abbiamo deciso di caricare video sul nostro canale che, invero, era aperto giร dal 2008, ma solo come ‘contenitore’ per i video che poi sarebbero stati ‘embeddati’ sul sito internet Playerinside.it, attivo, appunto, dall’estate del 2008. Avevamo voglia di qualcosa di creativo, avendo giร entrambi due lavori piuttosto soddisfacenti”.
Maria: “Anzichรฉ cantare, ballare o disegnare, tutte attivitร in cui avremmo avuto scarsi risultati, abbiamo preferito cimentarci nel creare, montare e produrre i nostri video. Condividendo col mondo le nostre passioni, rendendo partecipe il pubblico a quella che era una parte della nostra vita”.
- Che importanza hanno i videogiochi nella formazione della persona? Quanto tornano utili nella vita in generale?
“Diciamo che, in generale, non ci interessa moltissimo che i videogiochi possano o meno avere una funzione sociale o ‘formativa’ per una persona. Noi li riteniamo comunque degli ottimi strumenti per intrattenimento che, perรฒ, possono perfettamente veicolare concetti e contenuti ben piรน profondi che, se ci si sofferma con lo spirito d’analisi giusto, si possono cogliere e discutere. ร questo che vogliamo proporre con il nostro canale: informazione, cultura videoludica, analisi ma ancheย e forse soprattutto intrattenimento”.
- Ormai avete una certa fama su Youtube… Come spiegate il successo dei social e quanto sono importarti per la societร odierna?
“Forse potremmo essere definite ‘social stars’. Ci chiamano in mille modi, tra cui โ i piรน gettonati โ ‘influencer’ e ‘quelli che fanno i video’. Sostanzialmente ci piacciono tutti, purchรฉ funzionino, purchรฉ riescano a identificarci come qualcosa di non molto facilmente identificabile. Il punto รจ che i social, in generale, sono troppo importanti per le persone. Spesso vengono considerati come una vita parallela a quella reale e non, come dovrebbe essere, una semplice propaggine di quest’ultima o, per meglio dire, una condivisione dei momenti migliori (o peggiori) della quotidianitร . Noi ‘famosi’ che cosa facciamo di diverso dai ‘non famosi’ su Facebook o su Instagram? Nulla. Facciamo foto, selfie, scriviamo post e status. Ma a differenza di altri facciamo migliaia di like. E allora? I social sono tutto e sono niente, sono un fumoso fenomeno di costume di condivisione che rende la vita piรน facile in quanto a ‘connessione’ tra le persone, ma possono essere anche un’arma a doppio taglio. Usare responsabilmente, si direbbe”.
- Siete un chiaro esempio di come una passione possa divenire una professione (di successo aggiungo). Qual รจ la vostra opinione sul mondo del lavoro e che consigli vi sentite di dare ai giovani catanesi che credono in un futuro migliore? P.S. Non vi sto dando dei vecchi, ci tengo a precisarlo prima che Raiden mi risponda male…
“Siamo nel pieno della vita! Altrochรฉ vecchi! Scherzi a parte, non abbiamo veri consigli da dare, se non quello, prezioso, di ampliare i propri orizzonti, non sentirsi mai ‘arrivati’ o, al contrario, senza possibilitร di creare qualcosa di nuovo, anche dal nulla.ย Considerare sempre i propri limiti (non รจ vero che tutti possiamo fare tutto, forse solo nel mondo delle fiabe, e neanche, sfideremmo uno dei sette nani a sposare Biancaneve…) ma cercare, nei confini del realismo e della fattibilitร , di superarliย o di accettarli, esprimendo comunque al massimo il proprio potenziale. Cosa che ancora non abbiamo fatto neanche noi. In veritร anche la nostra bella Italia ha tanto da offrirci ma spessoย siamo noi a non vederlo. Perchรฉ nasciamo rassegnati, cresciamo svogliati e pessimisti, soprattutto al Sud. Un Sud che potrebbe e dovrebbe dare molto di piรน. Crediamo nella nostra terra, quantomeno nel passaggio dagli studi a quello che poi potrebbe essere la nostra attivitร lavorativa la quale non dovrebbe, secondo noi, essere intesa mai come ‘definitiva’ e soprattutto, mai confinata ad una determinata zona geografica. Dovremmo sentirci sempre ‘cittadini del mondo’ e sfruttare le nostre abilitร e bagaglio culturale laddove essi siano richiesti. E non sempre accanto alla ‘mammina’. Certi di parlare a persone intelligenti e non a chi vorrebbe sentirsi dire sempre le solite frasi fatte e di circostanza”.