Per la Giornata mondiale dell’Acqua un incontro nel dipartimento di Ingegneria dell’Università di Catania.
Nel 2009 la terribile alluvione che colpì Giampilieri e altri comuni del messinese provocò oltre 30 vittime e danni incalcolabili. Appena poche settimane fa un’alluvione ha colpito la Piana di Catania con ingenti ricadute negative sulla produzione agricola. Ogni inverno la Sicilia è colpita da eventi atmosferici che ne devastano il territorio: secondo la Protezione civile circa il 70% del nostro territorio è ad alto rischio idrogeologico: “Nonostante questo – spiega la prof.ssa Rosaria Musumeci, del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura (Dicar) dell’Università di Catania – questa criticità è ancora poco percepita dalla popolazione”.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2017, proprio per sensibilizzare le giovani generazioni sulle problematiche legate a questa preziosa risorsa, con particolare riferimento alla difesa del territorio dagli eventi alluvionali, alla lotta alla scarsità idrica e al cambiamento climatico e alla difesa dall’inquinamento, il Dicar – da sempre impegnato in attività didattiche e di ricerca sul tema dell’acqua attraverso I’erogazione di percorsi di studio specifici e partecipazioni a progetti di ricerca nazionali e internazionali – organizza per mercoledì 22 marzo, alle 10, nell’aula magna dell’Edificio per la didattica di Ingegneria (Cittadella universitaria) un incontro dal titolo “#facciamo_acqua – Water talks per una cultura sostenibile della risorsa idrica“.
Attraverso brevi interventi (i ‘talk’ appunto) i docenti del dipartimento illustreranno i principali problemi e le azioni che possono essere messe in atto per superare le criticità esistenti, evidenziando il potenziale contributo che ciascuno di noi può dare per una migliore gestione della risorsa idrica. Si parlerà di rischio idrogeologico in zone montuose e costiere, delle attività che il dipartimento ha svolto in collaborazione con la Protezione civile e il Genio civile in occasione dell’alluvione del 2009, del progetto Mose, finalizzato alla difesa di Venezia e della sua laguna dalle acque alte, ma anche dei piccoli e grandi gesti che ciascuno potrebbe fare per risparmiare questa risorsa vitale: installare nei condomini delle attrezzature per il recupero e il riutilizzo dell’acqua piovana per usi non potabili, migliorare l’efficienza energetica delle nostre abitazioni, installare i cosiddetti “rompigetto” nei rubinetti domestici per evitare gli sprechi e così via.
All’incontro interverranno i docenti Cinzia Santoro, Antonino Cancelliere (“L’acqua come risorsa scarsa”), Enrico Foti e Rosaria Musumeci (“Alluvioni: quando è troppa è troppa”), Paolo Roccaro (“Acqua reflua o semplicemente acqua?”), Alberto Campisano (“Citta sott’acqua, che fare?”) e Salvatore Leonardi (“L’offerta formativa del Dicar sull’Ingegneria delle acque”). Gli studenti avranno poi la possibilità di visitare il Laboratorio di Idraulica del dipartimento. Durante l’incontro, saranno inoltre premiati i vincitori del concorso fotografico e video “Acqua: troppa, troppo poca, troppo sporca”, riservato agli studenti del triennio delle scuole superiori.