Il 3 febbraio 2017 in Parlamento, a un anno esatto dal ritrovamento del cadavere di Giulio Regeni, partirà una sottoscrizione per creare una borsa di studio a lui intitolata. Il destinatario sarà un ragazzo egiziano, che potrà venire in Italia per due anni e frequentare lo stesso tipo di scuola secondaria in cui Regeni aveva studiato prima di proseguire i suoi studi a Londra e a Cambridge.
L’idea è venuta a Federico Torracchi e Lorenzo Bartolucci, due compagni di Regeni al Collegio del Mondo Unito dell’American West, nel New Mexico. Una scuola che è una vera e propria palestra di vita dove per due anni ragazzi meritevoli provenienti da tutto il mondo convivono.
La borsa di studio sarà destinata al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino, in provincia di Trieste. I due giovani puntano a mettere su un fondo di circa 1.4 milioni, che permetta di finanziarla per sempre. La prima borsa partirà comunque a settembre grazie all’intervento della regione Friuli Venezia Giulia che coprirà le spese del primo anno.
“Vogliamo ricordare chi era Giulio, cosa ha fatto prima della sua morte. È un gesto che manda un messaggio in controtendenza rispetto all’odio. La speranza poi che venga fatta luce sull’omicidio non va mai abbandonata. La borsa è anche un modo per tenere viva l’attenzione sul governo, perché faccia tutto il possibile per trovare i colpevoli di questo scempio” queste le parole di Torracchi e Bartolucci.