Piovano polemiche da parte degli studenti dell’Università di Catania nei confronti del bando Erasmus Traineeship per l’anno accademico 2016/17. Si tratta di un bando che consente agli studenti idonei di realizzare un tirocinio formativo (da 2 a 12 mesi) presso imprese, centri di formazione e di ricerca, nell’ambito degli accordi stabiliti tra l’Università degli Studi di Catania e gli enti consorziati, con il fine ultimo di favorire la mobilità di giovani lavoratori in tutta Europa.
Per questo motivo, diverse sono state le polemiche degli studenti che hanno visto infrangere il loro sogno di formarsi all’estero usufruendo di questa opportunità.
Pubblichiamo la lettera di uno studente che denuncia le irregolarità che sono state riscontrate.
“Scrivo questa lettera per denunciare l’imprecisa e inefficiente gestione del bando 16/17 per l’Erasmus Traineeship. La graduatoria finale uscita proprio ieri ha deluso me e molti dei partecipanti quando abbiamo realizzato che i nostri nomi non figuravano. La delusione però lascia presto spazio alla perplessità: “Perché sono stato escluso?”.
Innanzitutto, è gravissimo che, al momento della sottoscrizione della domanda, il sito dia problemi per il caricamento della lettera di accettazione dell’ente straniero e dell’autocertificazione di competenza linguistica. Si suppone infatti che il sistema avrebbe dovuto permettere di caricare i due documenti necessari, la cui grandezza non sarebbe dovuta essere superiore a 2 mb. Purtroppo per noi studenti, questa operazione era impossibilitata anche qualora la dimensione fosse stata inferiore alla soglia: cosa che non ha consentito il caricamento di entrambi i documenti richiesti in un’unica domanda. Neppure chi per scrupolo ha inoltrato due domande distinte con i relativi documenti è stato poi inserito nella graduatoria.
Infatti, la vera beffa è risultare inserito nella lista delle candidature pervenute per poi scomparire dalla graduatoria. Gli studenti la cui domanda in un primo momento è stata inserita nella suddetta lista potevano considerarsi idonei alla partecipazione del bando. Tuttavia, proprio per la mancanza di informazioni chiare, risulta che la commissione ha falciato solo in un secondo momento le domande incomplete. Ma attenzione, anche quelle complete secondo i criteri espressi nella pagina del bando.
Nonostante alcuni partecipanti siano riusciti a superare l’ostacolo dei problemi causati dal sistema e ad inserire correttamente i documenti richiesti, la loro candidatura è risultata nulla. La determinazione degli interessati ha messo in luce che la loro autocertificazione linguistica non era considerata adeguata. Ma cosa si intende con la dicitura “autocertificazione linguistica”? Nessuna comunicazione mette in chiaro di che tipologia di testo si tratti: una dichiarazione auto firmata, la carriera universitaria, un certificato ufficiale. E non è il colmo che uno studente, specialmente se di Lingue o se Erasmus in anni passati, debba dichiarare questa competenza? Gli esami universitari costituiscono già prova della competenza acquisita. Inoltre, in casi particolari, degli studenti hanno allegato la carriera della Magistrale di Lingue e si sono sentiti dire che non era sufficiente ad attestare questa competenza, richiedendo persino la carriera della Triennale in una successiva rettifica.
Mancata chiarezza, informazioni fallaci, problemi tecnici. In tutto ciò, ci tengo a sottolineare la gentilezza dei collaboratori del bando ma tutti gli studenti esclusi per i motivi espressi chiedono la rivalutazione delle domande di partecipazione e soprattutto una più efficiente gestione del bando per gli anni a venire.