Nulla da celebrare se per tornare in Sicilia a prezzi sostenuti bisogna affrontare un viaggio in treno di 20 o 24 ore. È quanto sostenuto dal Codacons nei confronti del “Sicilia Express” e della Regione che lo considera un successo notevole. L’ associazione rivolge, invece, l’attenzione alla gestione, per l’ennesima volta, fallimentare del caro voli per rientrare in Sicilia, in occasione delle feste comandate.
In questo modo, esaltando una modalità come quella del “Sicilia Express”, si normalizzerebbe questo disagio. Il Codacons lo definisce come il simbolo di una Sicilia incapace di garantire collegamenti adeguati e ostaggio di un mercato dei trasporti fuori controllo, con tariffe aeree spesso proibitive.
Se la spesa è sostenibile per i passeggeri, l’associazione evidenzia come il costo collettivo dell’operazione graverebbe su tutti i contribuenti siciliani. Inoltre, è necessario garantire una continuità territoriale che non può limitarsi solo ad eventi straordinari come le feste.
Non si è lasciata attendere la replica della Regione, che ribadisce di seguire in maniera costante la situazione e di comprendere i disagi di studenti e lavoratori fuori sede, ribadendo però il valore dell’iniziativa, difesa come un’opportunità di rientro a costi calmierati e un segnale di vicinanza ai siciliani che vivono fuori dall’Isola.












