Stefano Argentino, 27 anni, reo confesso dellโomicidio di Sara Campanella, si รจ suicidato nel carcere di Gazzi a Messina. Lโuomo, arrestato per aver accoltellato a morte la giovane studentessa lo scorso maggio, era stato inizialmente sottoposto a sorveglianza speciale, poi revocata 15 giorni fa, dopo apparenti miglioramenti psicologici. Aveva ripreso a mangiare e conviveva in cella con altri detenuti. A trovarlo privo di vita sono stati gli agenti della polizia penitenziaria. Sull’accaduto รจ stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Messina.
Due famiglie spezzate: le reazioni degli avvocati
La morte di Argentino chiude tragicamente un caso giร segnato da un dolore profondo. Lโavvocata Concetta La Torre, che assiste la madre di Sara, ha dichiarato: โร lโepilogo terribile di una storia terribile. Due famiglie distrutte, nessuna parola puรฒ descrivere il nostro doloreโ. Di segno opposto le parole del legale di Argentino, Stefano Cultrera, che punta il dito contro le istituzioni: โLo Stato ha fallito. Avevo chiesto una perizia psichiatrica, negata. Forse almeno una vita si poteva salvareโ. Il processo davanti alla Corte dโAssise sarebbe dovuto iniziare il 10 settembre.
Premeditazione e crudeltร : la veritร emersa dalle indagini
Le indagini hanno evidenziato la premeditazione del femminicidio. Sara, 22 anni, era stata seguita da Argentino per mesi e aveva registrato sul cellulare lโultimo confronto, nel quale ribadiva con forza il suo rifiuto. Lโaudio, acquisito agli atti, documenta le fasi precedenti allโaggressione, fino alla coltellata fatale alla gola. I carabinieri hanno anche scoperto sul telefono di Argentino una foto della ragazza con minacce scritte sopra, oltre a ricerche online su come colpirla. Lโarma, un coltello acquistato su Amazon, non รจ mai stata ritrovata, ma la sua confezione รจ stata rinvenuta a casa dellโaggressore.












