Con l’arrivo dell’estate, la Sicilia si ritrova ad affrontare una nuova emergenza legata alla carenza di sangue. A lanciare l’allarme è Giacomo Scalzo, direttore del Dasoe (Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico), che invita i cittadini a recarsi presso i centri trasfusionali o le associazioni di volontari per donare. Le unità raccolte nei primi sei mesi del 2025 (103.142) non sono state sufficienti a coprire il fabbisogno regionale (107.508), con un saldo negativo di oltre 4.000 sacche. La situazione è particolarmente critica per i pazienti talassemici, che necessitano regolarmente di trasfusioni ogni 15 giorni.
Il peso economico della carenza e la necessità di raccolte straordinarie
Oltre alla crisi sanitaria, la carenza di sangue e plasma incide anche economicamente: la Regione spende circa 50 milioni di euro all’anno per l’acquisto di farmaci salvavita prodotti dal plasma. Una raccolta più efficiente aiuterebbe a ridurre questi costi. Per affrontare l’emergenza, l’osservatorio ha avviato incontri con le amministrazioni comunali, a partire da Palermo e Agrigento, al fine di organizzare raccolte straordinarie almeno fino a settembre. L’obiettivo è quello di rafforzare la rete di donatori attivi e coinvolgere più cittadini, soprattutto durante il periodo estivo, quando le donazioni calano drasticamente.
I dati provincia per provincia e l’appello ai giovani
I dati più preoccupanti arrivano da Palermo (-7.383 sacche), Catania (-6.817) e Messina (-4.089). Tuttavia, province come Enna, Trapani e Caltanissetta hanno registrato un aumento nel numero di donatori. Dal 2021 al 2024, i donatori sono cresciuti del 1,56%, ma resta il problema del ricambio generazionale: solo il 13% dei donatori ha tra i 18 e i 25 anni. Scalzo si rivolge in particolare ai più giovani, invitandoli a donare in un momento in cui la richiesta è massima e il sangue raccolto può salvare la vita a migliaia di pazienti cronici e vittime di emergenze.












