Ogni anno migliaia di studenti universitari devono confrontarsi con le scadenze e i documenti necessari per ottenere riduzioni o esoneri dai contributi universitari. Tra questi, la presentazione corretta del proprio ISEE gioca un ruolo centrale: è infatti lo strumento che determina quanto ogni studente dovrà versare per le tasse. Ma come si ottiene, quando va presentato e quali sono le conseguenze di eventuali ritardi? Facciamo chiarezza su tutto ciò che serve sapere per l’anno accademico 2025/2026
Che cos’è l’ISEE Università
L’ISEE Università è lo strumento ufficiale utilizzato dalle università italiane per valutare la situazione economico-patrimoniale degli studenti. Introdotto dal D.Lgs. 109/1998 e riformato dal DPCM 159/2013, questo indicatore è oggi unico e valido per tutte le prestazioni legate al diritto allo studio universitario. D’altronde attraverso il valore ISEE, l’Ateneo determina l’importo del contributo annuale da versare, inserendo automaticamente lo studente in una fascia contributiva. È quindi fondamentale che ogni studente presenti l’attestazione aggiornata, autorizzando l’università ad acquisirla direttamente dall’INPS.
Come ottenere l’ISEE Università 2025
Per ottenere l’ISEE Università 2025, è necessario recarsi presso un ente autorizzato (CAF, Comuni o INPS) e compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Il rilascio non è immediato: bisogna attendere dai 7 ai 10 giorni. È quindi consigliabile muoversi con anticipo e non attendere gli ultimi giorni disponibili.
Una volta ottenuta l’attestazione, lo studente deve autorizzare l’Ateneo a importare i dati dal sistema informativo dell’INPS durante la procedura di iscrizione online. Tale autorizzazione va data entro il 1° dicembre 2025. Dopo questa data, è comunque possibile autorizzare il caricamento tardivo, ma con mora di 50 euro. Si ricorda che in assenza dell’ISEE Università 2025, gli studenti saranno inseriti automaticamente nella fascia massima di contribuzione, con un aggravio notevole sul costo dell’iscrizione.
Chi presenta l’ISEE Università 2026 successivamente, potrà comunque ottenere il ricalcolo del contributo, ma con una mora di 100 euro. Attenzione però, oltre il 28 febbraio 2026 non sarà più possibile presentare l’ISEE Università per l’anno accademico in corso, con conseguente collocamento definitivo nella fascia più alta.
Chi è esonerato o ha diritto a riduzioni
Secondo quanto confermato dal “Manifesto degli studi” gli studenti con ISEE Università fino a 22.000 euro, regolari con gli anni di iscrizione e in possesso dei crediti richiesti entro il 10 agosto 2025, godranno di un esonero totale, e quindi non dovranno pagare il contributo onnicomprensivo annuale.
Per quanto concerne gli studenti con ISEE superiore a 75.000 euro: sono già collocati nella fascia massima, quindi non sono tenuti ad autorizzare l’importazione del valore ISEE. Inoltre, gli studenti con disabilità (≥66%) o riconoscimento di handicap godranno di un esonero totale dal pagamento. Infine, gli universitari non residenti in Italia (comunitari ed extracomunitari) pagheranno un contributo fisso pari a 150 euro
Bonus famiglia e studenti indipendenti
Chi ha fratelli o sorelle iscritti all’Università di Catania, appartenenti allo stesso nucleo familiare, ha diritto a una riduzione del 10% del contributo per ciascun componente. Il cosiddetto “bonus famiglia” può essere richiesto online, entro e non oltre il 5 dicembre 2025.
Altro caso particolare riguarda lo studenti indipendente dal nucleo familiare di origine, quindi colui che risiede da almeno due anni in un alloggio non di proprietà familiare e ha un reddito personale da lavoro non inferiore a 9.000 euro all’anno da almeno due anni. In tal senso dovrà presentare un’ISEE diverso rispetto a quello del suo precedente nucleo familiare e pagherà le tasse in base al proprio reddito.
L’ISEE Università non è un semplice documento amministrativo, ma un passaggio fondamentale per garantire il diritto allo studio, accedere alle agevolazioni e pagare un contributo equo in base alla propria situazione economica. È quindi fondamentale che gli studenti si attivino per tempo: richiedere l’attestazione ISEE, autorizzarne l’importazione e rispettare tutte le scadenze indicate. Solo così sarà possibile evitare sanzioni, more o l’inserimento nella fascia più alta, assicurandosi invece tutti i benefici previsti.











