Bonus climatizzatori: nel 2025 sarà possibile ottenere un incentivo per l’installazione di impianti di climatizzazione. L’agevolazione è valida per l’acquisto e l’installazione di pompe di calore elettriche o a gas ad assorbimento, sistemi ibridi integrati (che combinano pompa di calore e caldaia) e caldaie alimentate a biomassa. Il contributo può essere richiesto attraverso le detrazioni previste dall’Ecobonus, oppure rientrare tra gli interventi ammessi al bonus ristrutturazioni o al Superbonus.
Bonus climatizzatori, le novità per il 2025
La Legge di Bilancio 2025, insieme ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 8/E, ha introdotto novità rilevanti in materia di agevolazioni per l’efficienza energetica. Le nuove disposizioni si inseriscono nel quadro degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni e miglioramento della prestazione energetica degli edifici, che vietano agli Stati membri di incentivare l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili.
Di conseguenza, fino al 2027, sono escluse da ogni forma di detrazione fiscale le spese sostenute per sostituire impianti di riscaldamento con caldaie tradizionali a combustibili fossili, come quelle a condensazione alimentate a gas naturale. Tali interventi non potranno accedere né all’Ecobonus, né al bonus ristrutturazione, né al Superbonus o al bonus mobili.
Bonus climatizzatori, gli interventi ammessi
Tra gli interventi ammessi al bonus climatizzazione nel 2025, rientrano le spese per l’acquisto e l’installazione di:
- pompe di calore elettriche: ritenute soluzioni ad alta efficienza e non assimilabili alle tradizionali caldaie,
- pompe di calore a gas ad assorbimento: sfruttano un ciclo termico diverso e un’elevata componente di energia rinnovabile,
- sistemi ibridi preassemblati: combinazioni di pompa di calore e caldaia, concepiti come soluzioni transitorie verso una maggiore efficienza energetica,
- sistemi ibridi integrati: dispositivi in cui pompa di calore e caldaia a condensazione sono progettati per lavorare insieme e forniti come prodotto unico di fabbrica,
- caldaie a biomassa: ammesse in quanto regolamentate da norme sull’etichettatura energetica che le classificano tra le soluzioni più efficienti,
- microcogeneratori: impianti che producono contemporaneamente elettricità e calore, anche se alimentati da fonti fossili,
- generatori a biomassa.
Bonus climatizzatori, gli interventi esclusi
Non rientrano tra gli impianti agevolabili:
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le caldaie a condensazione che utilizzano gas, gasolio o altri combustibili fossili come fonte di alimentazione;
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i generatori d’aria calda a condensazione alimentati da fonti fossili.
Secondo quanto stabilito dalla Direttiva europea “Case Green”, si intende per caldaia unica alimentata a combustibili fossili:
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un impianto che utilizza esclusivamente fonti non rinnovabili (come gas, petrolio o carbone) per produrre calore,
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un sistema non combinato con dispositivi che sfruttano energie rinnovabili in modo significativo,
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se la rete del gas locale trasporta principalmente gas naturale, anche le caldaie collegate a tale rete vengono considerate alimentate da fonti fossili e, di conseguenza, escluse dagli incentivi.











