Il museo di Archeologia dell’Università di Catania apre le sue porte alla città. Nel corso della prima presentazione pubblica del Museo, lo scorso 17 ottobre, era stata infatti annunciata l’imminente apertura della nuova struttura di Palazzo Ingrassia, in via Biblioteca.
Rispettando il cronoprogramma prospettato dal dipartimento di Scienze umanistiche, dalla Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Ateneo e dall’associazione Officine culturali, la collezione archeologica sarà pertanto visitabile gratuitamente il lunedì/mercoledì/venerdì dalle 9:30 alle 13:00 (festivi esclusi), con ingresso da Palazzo Ingrassia.
A partire dagli anni ’20 del XX secolo, Guido Libertini, brillante archeologo che fu docente e rettore dell’Ateneo catanese, cominciò ad acquistare reperti che sarebbero andati poi a formare l’odierna collezione del museo. Libertini donò l’intera raccolta alla sua Università con lo scopo di istituire un museo universitario dedicato alla ricerca ma soprattutto alla didattica. Libertini morì nel 1953 e da quel momento la storia della collezione è caratterizzata per i continui spostamenti e trasferimenti e per l’assidua ricerca di una consona ubicazione. Fu il professore archeologo Giovanni Rizza a insistere affinché la sua sistemazione prevedesse anche la prossimità alla Biblioteca di Archeologia e degli studi ed agli uffici dell’Istituto di Archeologia, in cui svolgere l’attività di ricerca. Per il costituendo Museo con laboratori, biblioteca e spazi per la ricerca venne pertanto individuato il Palazzo Ingrassia, cioè l’ex Istituto di Anatomia.
Realizzato grazie al Progetto Catania – Lecce (2003), il museo custodisce antichità risalenti al periodo preistorico e protostorico fino all’età Tardo Antica e Medioevale. Fu il particolare interesse di Libertini per i manufatti antichi centuripini a far sì che oggi si possano ammirare, all’interno dell’ultima sala del museo, ben 78 falsi, prodotti dai falsari di Centuripe con tale maestria da ingannare anche gli esperti, come Bianchi Bandinelli che difese erroneamente l’originalità dei reperti.
Per il Museo, ancora in corso di un definitivo e permanente allestimento che non tarderà a completarsi, si sta definendo un fitto programma di attività di fruizione che avranno inizio con il nuovo anno. Per il mese di dicembre l’invito è di entrare e iniziare a osservare con curiosità il palinsesto della storia umana.
Per informazioni è possibile chiamare i numeri 0957102767 – 3349242464.