La barca a vela Madleen della Freedom Flotilla Coalition è salpata domenica dal piccolo porto catanese di San Giovanni Li Cuti, con destinazione Gaza. A bordo vi sono 12 attivisti internazionali, tra cui la svedese Greta Thunberg, 22 anni. La missione ha lo scopo di portare un carico simbolico di aiuti umanitari, come barrette proteiche e latte in polvere, per attirare l’attenzione sulla crisi umanitaria nella Striscia.
La posizione di Israele: “Pronti ad agire”
Le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno già messo in chiaro le loro intenzioni: la Madleen non sarà lasciata proseguire indisturbata. “Abbiamo acquisito esperienza negli ultimi anni e agiremo di conseguenza”, ha dichiarato Effie Defrin, portavoce IDF, al Times of London. Tel Aviv considera l’iniziativa una provocazione politica mascherata da missione umanitaria, e non ha escluso interventi per impedire l’arrivo della nave a Gaza.
Greta Thunberg: “Non possiamo smettere di provare”
Prima della partenza, Greta Thunberg ha pronunciato un discorso carico di emozione, fino alle lacrime: “Dobbiamo continuare a provare, perché il momento in cui smettiamo di provarci è quello in cui perdiamo la nostra umanità.” Sui social ha pubblicato immagini che la ritraggono sorridente, indossando una kefiah e mostrando la bandiera palestinese.
Droni e sospetti
Durante il tragitto, alcuni membri dell’equipaggio hanno segnalato la presenza di droni non identificati, poi ricondotti alla Grecia. Ma la tensione resta alta, anche perché lo scorso mese un’altra imbarcazione della stessa organizzazione è stata danneggiata poco prima di accogliere Thunberg. La Flotilla ha accusato Israele di averla colpita con un drone, nel tentativo di sabotare la missione.
La Freedom Flotilla Coalition ha ammesso che le probabilità di raggiungere Gaza sono scarse, ma ha definito l’iniziativa una forma di azione diretta e non violenta contro l’assedio israeliano.











