La Cisl e la Cisl Medici di Catania hanno elaborato cinque proposte concrete per contrastare le aggressioni contro gli operatori sanitari. Tra le misure suggerite vi è l’istituzione di un tavolo permanente in prefettura per un dialogo costante con le direzioni ospedaliere. Si punta inoltre sulla formazione di personale specializzato nella gestione dei rapporti con pazienti e familiari, sfruttando anche strumenti tecnologici. Altre iniziative prevedono una campagna di sensibilizzazione sul rispetto delle professioni sanitarie, l’informatizzazione delle liste d’attesa per ridurre i tempi di attesa negli ambulatori e nei pronto soccorso, e l’introduzione di incentivi economici per i professionisti che operano in condizioni di stress elevato, come nei reparti d’emergenza e psichiatrici.
Il congresso della Cisl Medici e la nuova segreteria
Le proposte sono emerse durante il congresso provinciale della Cisl Medici di Catania, organizzato in occasione della Giornata italiana di educazione e prevenzione contro la violenza sui sanitari. L’evento ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui Ignazio Ganga, reggente della Cisl Medici nazionale, e Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl. Il congresso ha confermato Massimo De Natale come segretario generale della Cisl Medici Catania, affiancato da Sabina Maria Cilia e Rosario Francesco Caruso, nominati nella nuova segreteria.
Dibattiti e tavole rotonde sulla sicurezza in sanità
Durante il congresso si è discusso approfonditamente della sicurezza dei lavoratori sanitari, sotto la moderazione del dottor Biagio Papotto. Tra gli interventi di spicco, quelli di Diana Artuso, direttrice dell’Inail, Salvatore Mazza, dirigente medico dell’ospedale Cannizzaro, e Fabio Scavone, procuratore aggiunto della Repubblica. Successivamente si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Pronto soccorso, un dipartimento a rischio: protezione degli operatori sanitari”, moderata da Nuccio Sciacca e con la partecipazione di Salvatore Giuffrida, direttore generale del Cannizzaro, Mauro Sapienza, direttore sanitario del Garibaldi, e Pino Liberti, vicepresidente dell’Ordine dei medici












