Sviluppare capacità critica con cui decifrare la realtà circostante. Con questo obiettivo si desidera introdurre lo studio della filosofia anche negli istituti tecnici, dove più importante appare la formazione pratica degli studenti.
Ma non esiste pratica senza teoria (e viceversa), e in linea con i nuovi scenari, si rende necessaria una riforma nel mondo dell’insegnamento a cui sta lavorando l’attuale Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Le parole del ministro Patrizio Bianchi
“Noi stiamo lavorando con il Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha spiegato il Ministro Patrizio Bianchi – per ridefinire per i ragazzi la capacità di non esser solo data scientist, ma anche utilizzatori di data. [Il ministero] è al lavoro per portare la filosofia negli istituti tecnici”.
È questa la principale novità anticipata dal Ministro dell’Istruzione in occasione del convegno Etica e intelligenza artificiale tenutosi a Venezia.
Il Governo starebbe dunque lavorando per far sì che questo sapere venga esteso ad una più ampia platea di studenti. Secondo le ultime indiscrezioni, a tal proposito si starebbe preparando una riforma ad hoc che, secondo quanto indicato dallo stesso Bianchi, “dovrebbe essere pronta prima dell’estate”.
Durante un dibattito presso un un liceo bolognese, lo stesso ministro Bianchi aveva affermato che “la scuola deve essere sempre più il modo in cui tutti sono in grado di usare tutti gli strumenti della propria epoca e non di esser usati”
“Ma bisogna farlo con capacità critica – aveva aggiunto –. Bisogna saper leggere l’attualità. Bisogna usare la lettura critica che parte da Kant, che non è un libro da mettere nella biblioteca. È lo strumento concettuale con cui puoi affrontare il mondo di oggi”.