Adele non è una studentessa come tutte le altre, a soli 21 anni vanta un’invidiabile carriera scolastica ed universitaria, coronata dal recente conseguimento di una laurea specialistica alla Luiss di Roma, la più giovane nella storia dell’Ateneo e tra le più giovani di tutta Italia.
La neo dottoressa ha già le idee chiare in merito al suo futuro, passata l’estate volerà fino agli States per intraprendere uno stage all’ambasciata italiana di Washington e nel caso in cui non dovesse farcela ha già scelto di proseguire gli studi con un master in business e management internazionale.
All’ANSA Adele Brunetto ha raccontato di voler intraprendere la carriera diplomatica e di voler vivere e lavorare all’estero, sebbene porti sempre l’Italia nel cuore, così come ha ammesso nel corso dell’intervista: “È la mia terra, il legame affettivo rimarrà sempre”.
Gli Stati Uniti non sono una novità per la Brunitto, originaria di Aversa (Caserta), vi ha già vissuto, infatti, per sei anni, frequentando le scuole superiori nel Maryland e diplomandosi a soli 16 anni grazie ai crediti e ai meriti che le hanno consentito di svolgere due anni in uno.
Ma la carriera da record non finisce qui. Adele, grazie alla sua mente geniale, è riuscita ad ottenere una laurea triennale in Economics & Business in lingua inglese a 19 anni e una laurea magistrale in International Management a 21, un curriculum di tutto rispetto, coronato recentemente da un 110 e lode. Insomma, Adele non ne sbaglia una!
Adele non intende fermarsi, neanche adesso che ne avrebbe pieno diritto, scherzando ammette all’intervistatore che “Riposo è una parola che non conosco”, per il momento si dedicherà allo studio delle lingue, approfondendo la conoscenza dello spagnolo e del cinese: “Ho vissuto un mese in Cina, ora vorrei migliorare la conoscenza di questa lingua”.
Una vita vissuta all’insegna della globalità, nonostante l’imminente partenza Adele ha dichiarato di essere contenta di aver conseguito le sue lauree in Italia, dichiarando significativamente che “La preparazione accademica delle nostre università è molto alta, rispetto a quella che si riceve in altri Paesi.”
Ciò che rimprovera ai nostri atenei è la mancanza dell’aspetto pratico, le università italiane dovrebbero garantire agli studenti più tirocini e maggiori (e duraturi) rapporti col mondo del lavoro.
Ad Adele adesso non resta che preparare le valigie e sperare nel suo American Dream, e visto i risultati ottenuti finora dubitiamo non possa riuscirci.