La Sicilia è, almeno per il momento, ancora in zona arancione. Tuttavia, la possibilità di lasciare la Regione per raggiungerne un’altra diventa concreta grazie al “Green Pass”, di cui si parla da tempo.
Ma come si ottiene questo nuovo prezioso strumento? Le modalità ed ulteriori dettagli sono stati definiti per mezzo di una nuova circolare dell’assessorato della Salute, firmata dal presidente della Regione e assessore per la Salute ad interim, Nello Musumeci, e inviata, in aggiunta ai modelli predisposti, a tutti i direttori generali e ai direttori sanitarie delle Aziende sanitarie della Sicilia.
“Green Pass”: a che serve?
Il Green Pass viene introdotto con lo scopo di permettere nuovamente gli spostamenti tra regioni italiane, dopo un lungo periodo di stop. Questo, secondo quanto indicato all’interno della circolare in questione, verrà rilasciato anche in formato cartaceo. Il documento servirà ad attestare una tra queste condizioni:
- avvenuta vaccinazione contro il Covid;
- guarigione dall’infezione (con cessazione dell’isolamento prescritto);
- risultato negativo di un test molecolare o antigenico rapido.
Di seguito le specifiche informazioni legate ai tre diversi casi.
“Green Pass” in caso di avvenuta vaccinazione
Nel corso degli scorsi giorni, gli italiani si sono chiesti se il certificato in questione valesse anche in caso di una sola dose di vaccino anti-Covid. Ora si indica che bisognerà completare il ciclo vaccinale e, dunque, aver ricevuto anche la seconda dose: in quest’ultimo caso, il “Green Pass” sarà valido per un periodo di sei mesi. Ma come sarà possibile ottenerla? Si esplicita che il pass verrà rilasciato dalla struttura sanitaria o da chi esercita la professione sanitaria ed ha effettuato la vaccinazione.
“Green Pass” in caso di guarigione
Si indica che, grazie alla “certificazione verde” in questione, anche chi ha contratto il Coronavirus ed è guarito potrà raggiungere un’altra Regione a prescindere dal “colore” della Sicilia. I guariti potranno ottenere il “Green Pass” rivolgendosi alla struttura in cui sono stati ricoverati. E per gli altri? I pazienti per cui non si è reso necessario un ricovero potranno richiedere il pass a medici di Medicina Generale o a pediatri di libera scelta.
“Green Pass” in caso di test Covid
Infine, chi non è vaccinato contro il Coronavirus né si è mai ammalato, dovrà effettuare un test e sperare in un esito negativo. In questo ultimo caso, il “Green Pass” avrà una validità di 48 ore e verrà rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche o private autorizzate e dalle farmacie che hanno svolto il test, ovvero dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.