Nelle scorse ore, la Sicilia ha ricevuto le prime dosi di vaccino anti-Covid prodotte dalla Johnson & Johnson. Nello specifico, il carico giunto all’aeroporto militare di Sigonella include 14.750 dosi del vaccino Janssen-Johnson & Johnson. La consegna era giร stata annunciata dal Presidente Nello Musumeci nel corso delle scorse settimane.
Adesso, grazie ai furgoni del corriere espresso SDA di Poste Italiane (attrezzati per il trasporto delle dosi vaccinali) , le fiale giungeranno presso le farmacie ospedaliere dell’Isola. Nello specifico a:
- Giarre (3.250 dosi);
- Milazzo (1.850 dosi);
- Enna (500 dosi);
- Palermo (3.700 dosi);
- Erice Casa Santa (1.250 dosi);
- Siracusa (1.200 dosi);
- Ragusa (950 dosi);
- Agrigento (1.300 dosi);
- Caltanissetta (750 dosi).
Si esplicita che, con quest’ultimo carico, le forniture di vaccini anti-Covid recapitate dall’inizio della campagna vaccinale da SDA in Sicilia ammontano a 470.000.
Vaccino Johnson & Johnson: a chi verrร somministrato?
Ma a chi spetterร questo nuovo vaccino? Secondo le ultime indiscrezioni, il target sarebbe lo stesso del siero AstraZeneca.
“Preso atto – sottolineano Franco Locatelli (Consiglio Superiore di Sanitร ), Nicola Magrini (Aifa) e Gianni Rezza (Ministero della Salute) in una nota del Ministero della Salute – del pronunciamento dell’Agenzia europea dei medicinali EMA e del parere della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, che ribadisce l’estrema raritร degli eventi di trombosi associata a trombocitopenia descritti a seguito della vaccinazione contro COVID-19 effettuata con il vaccino Janssen-Johnson & Johnson, e considerato che tale vaccino si รจ dimostrato sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al COVID19, si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria.
Pertanto, il vaccino Janssen, il cui uso รจ approvato a partire dai 18 anni di etร – concludono – dovrร essere preferenzialmente somministrato a persone di etร superiore ai 60 anni, ovvero a coloro che, avendo un rischio elevato di malattia grave e letale, necessitano di essere protette in via prioritaria”.