Torniamo a parlare de La Buona Scuola. Qualche mese fa, in seguito al tam-tam di notizie divulgate riguardanti la riforma della scuola e in particolare l’accesso al concorso a cattedra previsto per ottobre 2015 rivolto solo a chi è già abilitato all’insegnamento, è comparsa in rete una petizione che ha per oggetto l’apertura del suddetto concorso a tutti coloro che sono in possesso di un titolo di studio valido per l’insegnamento, ovvero laurea magistrale o specialistica, conseguita entro i tempi idonei per partecipare al concorso.
La petizione, rivolta agli autori della “Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica”, fa perno sulla pagina 104 de La Buona Scuola, dove si fa riferimento all’art. 1 della nostra Costituzione di cui ben tutti conosciamo l’incipit (“L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”), nella pagina si continua recitando: “Dobbiamo rendere la scuola la più efficace politica strutturale a nostra disposizione contro la disoccupazione – anzitutto giovanile, rispondendo all’urgenza e dando prospettiva allo stesso tempo”.
Ciò che colpisce i fautori della petizione, e che anche noi avevamo messo in risalto nell’articolo Abilitazione t’avessi preso prima, è proprio il fatto che si parli di lavoro all’interno della scuola pubblica e, soprattutto, di lavoro giovanile anche se, a conti fatti, la realtà è ben diversa; infatti, con la riforma si stanno chiudendo le porte della scuola pubblica a tutti quei giovani che hanno conseguito un titolo di studio valido all’insegnamento e che hanno fatto della loro passione di diventare insegnanti il motivo di tanti anni di studio, creando disparità e discriminazione fra i laureati entro l’anno accademico 2002-2003 e quelli che hanno conseguito la laurea negli anni successivi.
La situazione potrebbe essere accettata se i percorsi abilitativi, il TFA per esempio, fossero garantiti annualmente, come per le altre professioni che richiedono un’abilitazione. Purtroppo, però, tali percorsi sono banditi in maniera discontinua, con procedure tutt’altro che regolari e attuati in modalità differenti nei vari atenei italiani, e hanno un costo anche abbastanza elevato. Per questo motivo, un’altra richiesta esplicitata nella petizione è quella di istituire delle lauree magistrali abilitanti come titolo di accesso al concorso.
La petizione ha già raggiunto più di 5.600 sostenitori e, se anche tu credi in una Buona Scuola, a prescindere dal fatto che tu sia un aspirante insegnante, ti invitiamo a sottoscrivere e condividere la petizione su change.org.