Il timore di un secondo esodo in Sicilia è reale e Musumeci vuole correre ai ripari. Con l’ultimo DPCM e lo stop agli spostamenti anche tra regioni gialle a partire dal 21 dicembre, c’è il serio rischio, secondo il governatore, che nell’Isola si possano rivedere scene come quelle già viste a marzo, di centinaia di lavoratori e studenti che si spostano in massa per raggiungere il proprio nucleo familiare. C’è da ricordare, in ogni caso, che i rientri presso il proprio domicilio sono sempre consentiti.
“Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale – scrive Musumeci sul suo profilo Facebook -, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il Ministero della Salute“.
“C’è un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere – continua -. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.
Durante la prima ondata le decisioni del governatore avevano destato forti proteste soprattutto dagli universitari, tanto che poi Musumeci aveva dovuto correre ai ripari. Il nuovo DPCM, in ogni caso, consente, anche tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, “il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione – si legge sul sito del Ministero della Salute – con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune”.