Continuano le operazioni di sorveglianza dei centri di prelievo e analisi diagnostica per la ricerca di positivi al Covid-19, portate avanti dal comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute d’intensa con il ministro della Salute. Le indagini hanno condotto gli agenti a scoprire irregolarità in 67 dei 285 centri controllati.
Tra le realtà più allarmanti accertate dai Nas, si trova quella di una profumeria di Catania, dove sono stati scoperti 16 kit diagnostici di verosimile provenienza estera, destinati all’uso esclusivo di personale sanitario. Non solo, i kit erano conservati a temperatura ambiente in contenitori posti in prossimità delle casse, a dispetto della normativa che prevede una temperatura di conservazione tra i 2 e gli 8 gradi.
Sempre a Catania sono stati denunciati il responsabile e direttore tecnico di un laboratorio di analisi privato, accusati di aver utilizzato per gli esami reagenti scaduti e contenuti in celle frigorifere prive del dispositivo di controllo della temperatura.
Ancora a Catania, infine, i militari dell’Arma hanno individuato, nel corso delle indagini, cinque laboratori di analisi convenzionati con il Sistema Sanitario Regionale, i quali non ottemperavano agli obblighi di inserimento degli esiti ai test per il Covid-19 nella piattaforma regionale.