L’università è molto di più un computer connesso ad una rete, rappresenta quell’intreccio di contatti che quotidianamente ogni studente ha con professori e collegi, e non si può non “portarla con sé” anche in questo difficilissimo momento in cui è presente solo la didattica a distanza.
Ad esprimerlo al meglio è stata Camilla Mocchi, neolaureata all’università Milano-Bicocca: “Siccome non mi sono potuta laureare da te, ti ho portata a casa”, che ha accompagnato la discussione della tesi con la proiezione sul muro della facciata della sua università, la quale ha poi rilanciato il post della dottoressa di Berzo san Fermo, paesino della provincia di Bergamo.
“Siamo tutti degli eroi, ma noi laureati nel 2020 lo siamo un po’ di più“, scrive la 23enne, che su Instagram ha raccontato la sua discussione ai tempi del Covid e ricordato i tempi di quando ancora si andava a lezione in presenza. E dunque, scrive: “Per me sei stata: tutte le mattine il pullman per Sesto San Giovanni delle 6:25“, ma anche gli amici: “lo studio, si c’è stato tanto anche di quello, gli esami falliti, gli esami superati, i professori disadattati, i professori fantastici, i ritardi dei treni, i pianti, le risate, la felicità“.
“Ci è piaciuta molto la trovata di Camilla!“, commenta l’ateneo postando le immagini della laurea con la palazzina universitaria sullo sfondo.