Con la nuova ondata di Covid-19 e l’ultimo Dpcm, che entrerà in vigore a partire da domani, l’Italia apparirà simbolicamente divisa in tre zone e contraddistinta da altrettanti colori, almeno fino al prossimo 3 dicembre.
Con ogni zona, caratterizzata da specifici livello di rischio e tenuta sanitaria, variano le misure restrittive. Nel corso della conferenza stampa di ieri sera, il premier Conte ha esposto e motivato la suddivisione per zone delle regioni della Penisola.
Ecco la suddivisione delle Regioni per “zone”
Regioni gialle
Costituiscono la gran parte del totale, e sono:
- Veneto;
- Trentino Alto-Adige;
- EGFriuli Venezia Giulia;
- Liguria;
- Toscana;
- Emilia-Romagna;
- Umbria;
- Sardegna;
- Marche;
- Molise;
- Abruzzo;
- Lazio;
- Campania;
- Basilicata.
In queste Regioni, le misure anti-Covid risulteranno più “morbide”.
Regioni arancioni
Sono solo due: oltre la Puglia, rientra nella “categoria” anche la Sicilia. Per queste Regioni sono previste misure più rigide di quelle imposte alle zone arancioni ma qualche libertà è ancora consentita agli abitanti.
Regioni rosse
Sono quattro, ovvero:
- Lombardia;
- Piemonte;
- Calabria;
- Valle d’Aosta.
Per loro, risulterà necessario anche l’uso dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno del proprio Comune.
Di seguito lo schema che riassume le misure per “zone”.