La Regione Sicilia vuole bloccare le ferie dei dipendenti regionali fino a Ferragosto. Troppi ritardi accumulati a causa dell’assenza di dipendenti e adesso la Sicilia rischia di perdere fondi europei. Così, il dirigente dell’assessorato all’Energia, l’ingegnere Salvatore D’Urso, dopo due settimane di rimandi di moduli, richieste contributi dei Comuni e sospensione di diverse pratiche. A raccontarlo è il Corriere della Sera, che riporta il testo della circolare inviata dal dirigente.
“Al fine di sostenere la critica situazione economica regionale attraverso lo smaltimento arretrato delle pratiche in corso di istruttoria – si legge nella circolare -, si dispone, con decorrenza immediata, la sospensione per il personale tutto di tutti i congedi ordinari concessi ed in itinere, demandandosi la fruizione a far data dal 15 agosto 2020“.
Già da qualche settimana si registrano gli scontri tra dirigenti e dipendenti alla Regione Sicilia, con in prima linea il governatore Nello Musumeci, che qualche giorno fa è sbottato affermando che l’80% dei dipendenti regionali si gratta la pancia. Con la nuova circolare, però, le polemiche sono destinate ad aumentare. I sindacati si sono schierati uniti nel respingere la circolare, richiamandosi all’art. 32 della Costituzione che sancisce il diritto alle ferie annuali e rifacendosi anche a ragioni psicologiche che impedirebbero il ritorno a lavoro e lo stop forzato alle ferie fino a Ferragosto.
D’altro canto, la risposta dell’ingegnere D’Urso non si è fatta attendere: “Dopo quattro mesi a casa, si permettono di dire che “psicologicamente” non sono pronti a lavorare? Cose da pazzi“, aggiungendo, con esplicito riferimento alle dichiarazioni del presidente della Regione Sicilia: “Ma allora è vero che qui non vuole lavorare nessuno!”.