Quanto è decisivo il contesto socio-culturale di provenienza per uno studente universitario? A rispondere a questa domanda è sicuramente l’indagine di Almalaurea sui profili dei laureati del 2019.
“Il contesto familiare ha un forte impatto sulle opportunità di completare il percorso di istruzione universitaria: fra i laureati, infatti, si rileva una sovra-rappresentazione dei giovani provenienti da ambienti familiari favoriti dal punto di vista socio-culturale” si legge nello studio di Almalaurea.
Secondo i dati raccolti, i laureati provengono per il 31,8% e il 22,5% da famiglie della classe media, rispettivamente impiegatizia e autonoma, per il 22,4% da famiglie di più elevata estrazione sociale (ove i genitori sono imprenditori, liberi professionisti e dirigenti) e per il 21,8% da famiglie in cui i genitori svolgono professioni esecutive (operai ed impiegati esecutivi). Non solo, l’estrazione sociale familiare determina anche la scelta dei corsi di studio: per esempio, chi vive in condizioni più agiate sceglie una magistrale a ciclo unico (il 32,7%).
I laureati con almeno un genitore in possesso di un titolo universitario sono il 30,4% (nel 2009 erano il 26,1%) e dunque il conteso culturale ne determina ancora di più la scelta universitaria. “I laureati provenienti da famiglie con livelli di istruzione più elevati hanno scelto più frequentemente corsi di laurea magistrale a ciclo unico (il 43,4% ha almeno un genitore laureato) rispetto ai laureati che hanno optato per un percorso “3+2” (27,2% per i laureati di primo livello e 31,2% per i magistrali biennali)“, si legge nello studio di Almalaurea.