Due nuovi video ogni settimana per visitare, in maniera virtuale, i musei dell’Università di Catania, con le loro collezioni ricche di mirabilia del patrimonio storico, artistico e scientifico d’Ateneo. È l’iniziativa, dal titolo “Pillole di Museo”, promossa dal Sistema Museale di Ateneo (Simua) e nata spontaneamente in risposta alle restrizioni alla frequenza universitaria generate dal dilagare della pandemia di Covid-19.
“Con ‘Pillole di Museo’ – spiega la prof.ssa Germana Barone, delegata del rettore per il Simua – abbiamo voluto accendere una luce sull’enorme patrimonio custodito nelle sue sedi, oggi ancora chiuse per via delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Sono stati coinvolti numerosi studenti, consentendo loro di acquisire competenze trasversali legate alla divulgazione scientifica. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, oltre quello di fornire una possibilità di conoscenza dell’Ateneo di Catania al visitatore anche quello di aumentare il senso di appartenenza degli studenti e di fornire loro delle conoscenze utili anche per l’inserimento nel mondo del lavoro, come previsto tra gli obiettivi del Piano Strategico d’Ateneo”.
I primi due video sono già online sul sito di Zammù Multimedia e sul canale Youtube di Zammù Tv e riguardano i musei di Archeologia e di Paleontologia.
Museo di Archeologia
Il Museo di Archeologia, ubicato al primo piano di Palazzo Ingrassia, comprende reperti della collezione di Guido Libertini (1888-1953), archeologo, docente e rettore dell’Università di Catania, risalenti al periodo preistorico e protostorico fino all’età Tardo Antica e Medioevale. Di notevole interesse è la sezione dedicata a 78 falsi di Centuripe, realizzati con tale abilità da finire al centro di una disputa nazionale sulla loro autenticità. Il Museo, il cui responsabile scientifico è il prof. Nicola Laneri, è gestito dall’associazione Officine Culturali e supportato dall’attività di tirocinio degli studenti del dipartimento di Scienze umanistiche.
Museo di Paleontologia
Il Museo di Paleontologia è ospitato nei locali del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali. Le sue origini risalgono al secondo dopoguerra, quando il geologo e vulcanologo Ottorino De Fiore decise di riordinare le collezioni di fossili del Barone Bonaventura Gravina e del Signor Viglino. Al nucleo storico dell’esposizione (composto dalle collezioni Biscari, Gioeni, Maravigna, Aradas, Alessi e Gemmellaro), si aggiunsero, successivamente, acquisti, donazioni e reperti raccolti durante l’attività di ricerca dei paleontologi catanesi.
Oggi il Museo, che ha per responsabile scientifico la prof.ssa Antonietta Rosso, comprende reperti provenienti da Mediterraneo, Sud-Est asiatico, Sud America, Antartide e oceani Indiano, Pacifico e Atlantico. Uniche e ricchissime sono le raccolte di fossili di organismi tipici di habitat profondi, e la collezione di mammiferi quaternari siciliani, di cui fa parte l’elefante nano Paleoloxodonfalconeri.
Nelle prossime settimane saranno pubblicati video dedicati al Museo della Fabbrica (con sede nel Monastero dei Benedettini), al Museo di Mineralogia, Petrografia e Vulcanologia (dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali), ai Museidel Carsismo Ibleo, della stazione di studi sul mare dell’Isola Lachea e naturalistico ambientale “Diodoro Siculo” (Cutgana); al Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane (Palazzo centrale) e all’Orto Botanico.
Video anche sulle collezioni
Successivamente saranno pubblicati i video relativi alle collezioni: collezione Agrobiodiversità (dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Di3A); collezione entomologica (Di3A); collezione di Microfilm di Manoscritti giuridici dei secoli XII-XIV(dipartimento di Giurisprudenza) e Fondo storico della Biblioteca di Scienze giuridiche (dipartimento di Giurisprudenza).