Il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, scrive: “Desidero manifestarLe la mia personale preoccupazione per quanto sta avvenendo, ormai da giorni, lungo le coste della Sicilia: un esodo di disperati che assume connotati più seri nella concomitanza con una pandemia ancora in atto. Come Le è noto, in Africa il virus circola purtroppo senza alcun controllo e i viaggi della disperazione verso le nostre coste, specie quelle degli arcipelaghi a sud della Sicilia, costituiscono una seria minaccia sia per gli sfortunati protagonisti sia per la Comunità che rappresento”.
“Sono noti – continua il presidente della Regione – i fatti della nave Moby Zazà, con 28 migranti positivi a bordo, ma già solo immaginare di destinare centinaia di persone in malsani hotspot o in altre strutture dell’Isola diventa una pericolosa insidia e desta allarme diffuso anche tra i nostri sindaci. Umanamente, non posso non essere vicino alle persone che fuggono da fame e disperazione, ma il presidente della Regione ha il dovere – come Lei – di tutelare la salute di ogni italiano in Sicilia”.
Mentre con grande determinazione la Sicilia sta provando a fronteggiare i gravi danni subiti a causa dell’emergenza epidemiologica “la nuova sequela di sbarchi rischia di tradursi in una batosta economica ancora peggiore di quella determinata dal Coronavirus e di provocare ulteriori incontrollati focolai, come sta avvenendo in altre parti della Nazione”.
Musumeci rivolge dunque un urgente appello al Premier, affinché la Sicilia, la “porta dell’Europa”, non venga lasciata da sola, ponendo al centro del dibattito politico anche la questione riguardante gli sbarchi.